Dal CIPE un “treno di fondi” per la Calabria: cosa cambierà per le nostre ferrovie?

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L’1 dicembre 2016, imprevisti e lungaggini permettendo, verrà ricordato tra qualche anno come il giorno della tanto attesa svolta “ferroviaria” calabrese. Con una deliberazione che prevede uno stanziamento di addirittura 2 miliardi e 685 milioni di Euro, il CIPE ha assunto un impegno epocale con la Calabria, una regione rimasta indietro rispetto al resto del Paese praticamente da sempre, con un gap infrastrutturale e sociale che è cresciuto di anno in anno.
Questo storico risultato è stato possibile grazie all’impegno della Regione Calabria e dei suoi confronti serrati con le istituzioni nazionali, conclusosi, almeno per ora, con l’approvazione, su proposta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro alle Infrastrutture Graziano Del Rio.

La Calabria, solo nell’ambito del piano di riparto del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione), è destinataria di un finanziamento per complessivi €. 794.500,000,00 (interventi stradali per €. 434.050.000,00 ed interventi ferroviari per €. 360.450.000,00,00), oltre a 70.000.000,00 per l’acquisto di materiale rotabile

Tali risorse sono integrate da altre per infrastrutture stradali per un importo di € 1.499.860.000,00,  e ferroviarie, con riferimento alla ferrovia Jonica (per la quale è prevista l’istituzione del Rango C di velocità, importanti lavori di messa in sicurezza della Galleria di Cutro e, finalmente, il ripristino della funzionalità di alcune stazioni oggi inibite agli incroci/precedenze con blocco degli scambi) e alla trasversale Catanzaro Lido – Aeroporto, per un importo di €. 391.000.000,00 (per quest’ultima linea è stato firmato ad ottobre un protocollo d’intesa tra Regione Calabria ed RFI). Tutte nuove “azioni”, quindi, che vanno ad aggiungersi ai lavori già in corso da qualche anno per la velocizzazione della Ferrovia Tirrenica tra Salerno e Reggio Calabria, e del rinnovo della tratta trasversale S.Lucido – Bivio S.Antonello – Sibari – Taranto come corridoio merci.

Ma tra gli investimenti ferroviari, non meno importanti sono quelli previsti sulla tratta ferroviaria a scartamento ridotto Catanzaro – Cosenza, oggi interrotta tra Soveria Mannelli e Marzi: con la deliberazione del CIPE sono previsti importanti interventi di rinnovo delle tratte Cosenza – Rogliano – Marzi e Catanzaro Città – Soveria Mannelli, oggi attive ma costellate di criticità idrogeologiche (specie per quanto riguarda la Catanzaro – Soveria Mannelli). Per la tratta interrotta Soveria Mannelli – Marzi, sulla quale da qualche giorno sono in corso i lavori di disboscamento, i fondi per la messa in sicurezza dei fronti franosi e per il ripristino della continuità ferroviaria, sono stati stanziati invece stanziati dal Ministero dell’Ambiente attraverso i “Piani per il Sud”, specifici per il contrasto al dissesto idrogeologico.

Insomma, finalmente una boccata di ossigeno è arrivata anche per i trasporti calabresi, e ciò che più fa piacere è lo stanziamento di ben 70 milioni di euro per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, che speriamo possa “favorire” le tratte ferroviarie che oggi soffrono di più per la carenza e la vetustà dei rotabili, come la Ferrovia Jonica a trazione diesel, e le Ferrovie della Calabria che contano nel proprio parco rotabili soltanto 5 convogli Stadler di ultima generazione…ed un panorama quasi desolante nel resto dei convoglii, tra mezzi ormai in via di accantonamento (come le M2.200 Breda) ed altri ancora validi (vedi le automotrici M4 FIAT) ma in gran parte fermi per assenza di pezzi di ricambio. 
A proposito di Ferrovie della Calabria, se proprio vogliamo trovare una nota dolente, in verità non da poco, è la totale mancanza di menzione in questo “fiume” di denaro CIPE, delle povere Ferrovie Taurensi: si discute tanto di metropolitana di Catanzaro e Cosenza, con gli indubbi benefici che porteranno queste infrastrutture, dimenticando però che anche la Piana di Gioia Tauro la sua metropolitana ce l’aveva già ed è stata lasciata morire a poco a poco.
Vogliamo comunque rimanere ottimisti, e siamo certi che, un passo alla volta, la Calabria vivrà una nuova epoca d’oro della rotaia e noi saremo qui, ad accompagnarla, aiutarla ed incoraggiarla come facciamo da dieci anni a questa parte.

 

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