Contratto di Servizio Regione Calabria – Trenitalia: ecco tutti i dettagli!

 

Nella tarda mattinata di ieri, 11 dicembre, presso la Cittadella Regionale, abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione del nuovo, storico, Contratto di Servizio tra Regione Calabria e Trenitalia – Divisione Passeggeri Regionale, della durata di 15 anni. Un contratto atteso da ormai due anni, firmato lo scorso 2 dicembre, dopo innumerevoli “peripezie” tecnico-legali che hanno impegnato l’Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria fin dal 2018. Molto brevemente, ricordiamo che le maggiori difficoltà si sono avute, in una prima fase tra il 2017 ed il 2018, durante la pubblicazione di un bando europeo da parte della Regione Calabria per verificare l’esistenza di altre società ferroviarie eventualmente interessate a svolgere i servizi di TPL su rotaia sulla rete RFI calabrese. Ci sono state effettivamente dalle manifestazioni di interesse da parte di tre diverse società ferroviarie, ma carenti di concretezza sull’effettiva presa in carico del servizio ferroviario regionale. Si è quindi giunti all’affidamento diretto, definitivo, a Trenitalia, con la quale si è aperta tra il 2018 e l’inizio 2019 una serrata trattativa sui costi di esercizio, considerando le sempre maggiori difficoltà economiche nel settore del trasporto pubblico locale da parte della Regione Calabria. Difficoltà che derivano, in gran parte, dalle incertezze legate alle risorse inviate dallo Stato alle Regioni tramite il Fondo Nazionale dei Trasporti, il cui sistema di ripartizione delle risorse economiche si basa su un meccanismo di premialità (il cui principio è prevalentemente il costante miglioramento del rapporto costi/ricavi dei servizi di TPL all’interno della Regione), che annualmente mette a rischio circa il 20% della quota prevista per ogni Regione. 
La trattativa tra la Regione Calabria e Trenitalia, in ogni caso, si è conclusa con un buon accordo per entrambe le parti (considerando che, per legge, il gestore del servizio ferroviario, tra fondi stanziati annualmente dalla Regione e ricavi da vendita dei biglietti, deve anche ottenere un cospicuo utile annuo), che grazie alla formula del Contratto di 10 + 5 anni, permette di ridurre notevolmente, dilazionandola in un tempo maggiore rispetto ad un contratto da 10 anni, la quota annuale che la Regione Calabria stanzia per garantire il servizio ferroviario regionale di Trenitalia, oltre agli investimenti sul rinnovo del materiale rotabile di cui parleremo a breve. Inoltre, fattore non meno importante, in 15 anni si riuscirebbero ad “ammortizzare” più agevolmente eventuali criticità provenienti da una riduzione delle risorse provenienti dal Fondo Nazionale Trasporti, nel caso – si spera non accada – di mancati raggiungimenti degli obiettivi necessari all’ottenimento della quota premiale. 

Vicende che, finalmente, appartengono al passato: per chi volesse approfondire le problematiche che hanno rallentato la firma del Contratto di Servizio negli ultimi due anni, consigliamo la lettura di questo nostro articolo

Andiamo ora ad analizzare, finalmente, tutti i dettagli del Contratto di Servizio, egregiamente presentato ieri mattina dal tavolo dei relatori composto da Francesco Cribari, Commissario di ART-CAL (l’Autorità di Regolazione dei Trasporti Calabrese, che è stato l’ente che di fatto ha condotto la trattativa con Trenitalia), Roberto Musmanno, Assessore Regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Pavone, Dirigente settore TPL Regione Calabria, Domenico Scida, Direttore Trenitalia DPR Calabria, Sabrina De Filippis, Direttore nazionale della DPR Trenitalia, ed il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

Prima di tutto, qualche numero: la durata del contratto è di 15 anni, con avvio retroattivo dal 2017, con termine al 2032. Complessivamente, nei 15 anni, la Regione Calabria investirà ben 1,5 miliardi di Euro, la cui gran parte è destinata al finanziamento del servizio ferroviario stesso garantito dai 600 dipendenti di Trenitalia in Calabria, che rispetto all’attuale offerta vedrà dal 2020 un incremento annuo di ben 100.000 km/treno, arrivando a toccare 6,4 km/treno annui. In pratica, aumenterà il numero di corse all’interno del territorio regionale: nelle prossime settimane verrà comunicato su quali tratte e con quale consistenza aumenteranno i servizi a partire dal 2020.

Le risorse che invece saranno stanziate nei prossimi 15 anni per acquisto di nuovi treni e interventi di miglioramento di processi manutentivi e molto altro, sono le seguenti:

– 210,2 milioni di Euro per acquisto di nuovo materiale rotabile (69,4 milioni investiti da Trenitalia e 140,8 dalla Regione Calabria);
– 50,5 milioni di Euro per investimenti sulla manutenzione ciclica dei treni;
– 31,8 milioni di Euro per rinnovo ed ampliamento degli impianti industriali di Trenitalia sul territorio;
– 4 milioni per Sviluppo nuove tecnologie;
– 11,7 milioni per revamping tecnologico e ristrutturazione del materiale rotabile già esistente.

Un grande impegno viene posto inoltre all’intermodalità gomma/ferro, poichè all’interno del Contratto di Servizio sono state gettate le basi alla nascita del biglietto unico regionale treno/bus, in vista delle gare per l’affidamento dei servizi di TPL su gomma, che saranno avviate nel 2020. In Calabria i combinati modali sono comunque già attivi tra Trenitalia e Lamezia Multiservizi con il Lamezia AirLink, collegamento bus navetta tra la stazione di Lamezia Terme Centrale e l’Aeroporto, tra Trenitalia e AMC a Catanzaro (servizi navetta per l’Università Magna Grecia), e tra Trenitalia e AMACO a Cosenza/Rende, per i collegamenti da/per l’UNICAL. 
Ma la novità che riteniamo sia a dir poco storica per la Calabria, tra l’altro già attiva dallo scorso 1 dicembre, è l’inedita integrazione ferro+ferro tra Trenitalia e Ferrovie della Calabria, che unifica la bigliettazione a Catanzaro e Cosenza, dando quindi la possibilità agli utenti dei servizi regionali di Trenitalia, di poter servirsi dei treni di Ferrovie della Calabria sulle tratte Catanzaro Lido – Catanzaro Città e Cosenza Vaglio Lise – Cosenza Centro, per raggiungere il cuore delle due città calabresi, senza dover acquistare due diversi biglietti o abbonamenti. Sui canali di ricerca orario di Trenitalia, sono già disponibili ed acquistabili i biglietti di combinato modale sulle tratte in questione, con tanto di orari dei treni di Ferrovie della Calabria visibili su Trenitalia.it ! Ma a questa novità, dedicheremo un articolo apposito nei prossimi giorni, ricordando comunque che le integrazioni modali/tariffarie sono il primo passo per avvicinare sempre di più l’utenza ai mezzi pubblici, rendendo molto più snello il sistema di acquisto dei titoli di viaggio e di consultazione degli orari e delle coincidenze.

Ma ciò che più ci viene richiesto nelle ultime ore dai nostri lettori, ovviamente, è il dettaglio del nuovo materiale rotabile (27 nuovi treni in tutto) che verrà acquistato e che finalmente cambierà il volto del trasporto regionale su ferro in Calabria. 

Iniziamo dai treni Pop, nuovissimi convogli a media capacità di costruzione Altsom, già in consegna per la Regione Sicilia: alla Regione Calabria ne saranno assegnati 4, e saranno in servizio entro il 2020. 
Nel 2023 giungeranno inoltre 3 nuovi treni, che potrebbero essere di costruzione Bombardier, sempre a media capacità, e diventeranno 10 dal 2024.
Il top della flotta della DPR Calabria, saranno però i treni bimodali, che potranno circolare sia sulle linee elettrificate che su quelle a trazione diesel dando quindi la possibilità di istituire servizi diretti senza rotture di carico, di costruzione Hitachi: nasceranno a Reggio Calabria, e finalmente rimarranno in Calabria. Si tratta di 13 treni in totale, ed i primi tre saranno consegnati nel 2022, altri cinque nel 2023 e saranno 13 a regime nel 2024.
I già esistenti Minuetto elettrici sono ad oggi (2019), 8 unità: diventeranno 12 dal 2021. 
Gli ATR 220 Swing sono invece, ad oggi (2019), 3 unità: diventeranno 5 nel 2023, 7 nel 2024 ed 11 dal 2026 in poi.

Relativamente alle vetture, invece, inesorabilmente vedremo una graduale fine delle composizioni a materiale ordinario, in favore di complessi bloccati che, come abbiamo avuto modo di analizzare, saranno in numero sempre maggiore.
Nel dettaglio, avremo dal 2020, ben 36 carrozze Medie Distanze, che diventeranno 24 nel 2022 e 15 dal 2023. Nel 2026 saranno tutte accantonate, per termine vita utile.
Le ormai mitiche carrozze UIC-X IR, ristrutturate a fine anni ’90, sono già ad oggi al termine della loro vita utile: sono attualmente 63, tra prime e seconde classi e pilota, ma saranno solo 18 nel 2020 e 2021. Nel 2022 non figurano più in esercizio. Ridotto già al lumicino il parco delle altrettanto storiche Piano Ribassato, presenti in sole 2 unità, che dal 2020 saranno definitivamente accantonate.
Molto più variegata la situazione delle locomotive ed automotrici. Iniziando dalle locomotive elettriche, notiamo che le E464, spina dorsale dei convogli regionali composti da loco+carrozze, sono attualmente 18. Diventeranno 16 dal 2023 e 6 dal 2026 in poi. Curioso notare che mentre tutte le vetture sopracitate saranno accantonate dal 2026 (le ultime a sparire saranno le Medie Distanze a fine 2025), le E464, seppur solo 6 unità, figurano fino al 2032. Salvo che non vengano acquistate nuove carrozze nei prossimi anni, le uniche vetture ordinarie per il trasporto regionale che rimarranno in Italia, saranno le moderne Vivalto, che al momento non figurano nelle prospettive future per la Calabria: ma i piani, ovviamente, potrebbero cambiare nel tempo.
I mitici Caimano: risultano presenti ancora 2 unità per soccorso, ma saranno definitivamente accantonate nel 2020. 
Relativamente alla trazione diesel, notiamo che risultano presenti ad oggi 8 D445, utilizzate esclusivamente per i treni InterCity sulla Jonica, in service alla Divisione Long Haul di Trenitalia, ma saranno tutte accantonate alle soglie del 2025. Stesso destino, anche se anticipato, per le ultime 3 D345 esistenti in Calabria, utilizzate per soccorso, che saranno definitivamente accantonate entro il 2020. Saranno però rimpiazzate, incredibilmente, da 2 locomotive diesel di nuova costruzione (non siamo a conoscenza della tipologia), a partire dal 2021. 
Automotrici: ormai rappresentate esclusivamente dalle ALn663, sono 35 allo stato attuale, diventeranno 33 nel 2021 (evidentemente figurano ancora 2 unità di ALn668 accantonate atte al servizio), 25 nel 2023 e saranno accantonate alle soglie del 2024.
Questo il quadro generale del futuro del trasporto regionale in Calabria: l’età media attuale del materiale rotabile è di circa 29 anni, e diventerà di soli 9 anni a fine 2026. 


Anni di battaglie, ma anche di confronti con le istituzioni, da parte dell’Associazione Ferrovie in Calabria e di tante altre associazioni calabresi che hanno a cuore il rilancio del trasporto su rotaia, hanno dato i propri frutti: finalmente anche la Calabria si aggancia al resto d’Italia in tema di trasporto pubblico locale su ferro grazie ad un Contratto di Servizio ed un lavoro a dir poco magistrale eseguito in questi anni dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno e dalla Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, che beneficerà anche degli storici interventi di rinnovo infrastrutturale in corso, specie sulla linea Jonica con l’elettrificazione della Catanzaro Lido – Sibari e della Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, la generale velocizzazione dell’intera Sibari – Melito di Porto Salvo e la prevista elettrificazione della Catanzaro Lido – Melito di Porto Salvo, per la quale ci stiamo battendo affinché venga al più presto finanziata. Il nostro impegno di Associazione di Promozione Sociale, nel favorire lo sviluppo dei trasporti su rotaia e integrati con quelli su gomma, alla luce del nuovo Contratto di Servizio, acquista quindi una nuova, ulteriore spinta a guardare sempre più lontano e sempre al meglio, specie per quanto riguarda l’impostazione generale dell’offerta ferroviaria regionale: prossimo obiettivo, che riteniamo a breve termine, non potrà che essere quello del ripristino di un consistente servizio diretto tra la Ferrovia Jonica e Lamezia Terme Centrale, senza rotture di carico a Catanzaro Lido. 

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