Frecciargento Sibari – Bolzano: la nostra risposta a ViviCilento

A seguito della replica di ViviCilento reputiamo necessario descrivere nel dettaglio, in questa lunga nota, la situazione in cui purtroppo versano le zone servite dal Frecciargento Sibari-Bolzano e lo scopo per il quale esso é stato istituito.
 
Chi ha seguito il lungo iter che ha portato alla concretizzazione di questo nuovo servizio sa in primis che la Regione Calabria ha dovuto pagare € 1 450 000 + Iva per la sua attivazione ma soprattutto che esso é nato non per tanto fini turistici quanto per supplire all’inesistenza di un servizio pubblico essenziale che purtroppo in queste zone mancava, ragione per cui é stato definito un “treno sociale”, sulla zona jonica infatti non ci sono altri treni né AV né Intercity (presenti invece sul versante tirrenico) che collegano con il resto d’Italia, basterebbe solo questo per descrivere l’importanza che tale collegamento assume per il territorio calabrese.
 
Il fatto che la proposta di aggiungere una fermata ad Agropoli non sia per niente gradita dell’utenza del Frecciargento é riscontrabile in primis dai social sui quali ci sono decine di commenti di protesta e like a sostegno
 
Come abbiamo avuto modo di ribadire, si noti bene che il servizio sarà reso ancora più appetibile perché dal 1 febbraio à attiva la navetta in coincidenza con Castrovillari, mentre nel breve periodo si attiverà la coincidenza su ferro con Crotone, una città completamente isolata con un aeroporto in serie difficoltà e la nuova fermata nell’area urbana di Cosenza che servirà non solo l’area in questione ma anche le zone della Sila, della Presila e della Valle del Savuto (queste zone ricadono in ben tre province) che attualmente non hanno la possibilità di usufruire di tale mezzo. Già oggi di questo collegamento ne usufruiscono gli abitanti della zona della Sibarite tra cui quelli di Corigliano Rossano, terza città della Calabria, collegata tramite navetta, inoltre grazie alle coincidenze questo treno é usufruibile anche da chi deve raggiungere le località successive a Paola che, lo ricordiamo, possono contare solo su due coppie di treni AV al giorno che però terminano la loro corsa a Roma, ne usufruisce poi il bacino della Riviera Cedri, del Pollino e della vicina Basilicata.
 
Si noti che il territorio della Sibaritide ha un’ unica arteria stradale che collega tutto il versante jonico, la SS106 tristemente nota come strada della morte, che da marzo dovrebbe essere interessata anche da lavori di ammodernamento nel terzo megalotto con conseguenti disagi. Dalle zone della Sibaritide é inoltre difficile raggiungere anche l’aeroporto di Lamezia Terme oltre che per la condizione delle strade anche perché non esistono mezzi pubblici diretti, discorso analogo vale per la fascia tirrenica dove non ci sono collegati regionali diretti.
 
Partiamo col dire che un’eventuale aggiunta di fermata comporterebbe, nel migliore dei casi, un aumento dei tempi di percorrenza di 10/12 minuti ma si potrebbe arrivare anche a 20 minuti considerato che il quel tratto il Frecciargento viaggia anche a 180 km/h.
 
Non mettiamo in dubbio le difficoltà della zona del Cilento ma c’è una profonda differenza: chi deve raggiunge Roma, e conseguentemente le altre città d’Italia, dall’ area cilentana può facilmente, con i treni regionali ed Intercity, arrivare a Salerno dove si hanno a disposizione ben 17 coppie di treni AV (tra cui i Frecciarossa ed i treni Italo che non proseguono oltre la seconda città della Campania), di 2 coppie di Frecciabianca (che possono essere prese a Vallo della Lucania) e di numerosi altri IC, mentre se volesse prendere un treno AV (che non sia quello in questione) un cittadino della Sibaritide nella migliore delle ipotesi dovrebbe andare (facendo quasi sempre il cambio a Cosenza che comporta una perdita di tempo di almeno 25 minuti) a Paola, dove però ci sono solo due coppie di Frecciargento al giorno che servono tutta la restante parte della Calabria Jonica e Tirrenica, se non si trova posto a bordo di questi treni, che viaggiano quasi sempre pieni, l’alternativa é quella di arrivare a Salerno con la differenza che si impiegherebbero diverse ore e bisognerebbe affrontare un vero e proprio viaggio della speranza, quasi sempre in treni rumorosi e con anche 2/3 cambi, come si può notare dal sito di Trenitalia da Sibari a Salerno si potrebbero impiegare anche 6 ore! Non ci sono poi neanche coincidenze prendere il Frecciarossa da Taranto, anche se in questo modo si allungherebbero i tempi! 
Si noi poi che spesso i cittadini calabresi che prendono i treni AV sono costretti a fare il cambio a Napoli sia per la questione delle coincidenze che per questioni logistiche.
 
Cosa succederebbe quindi se venisse introdotta anche la fermata ad Agropoli? Ci sarebbe la corsa ad accaparrarsi i posti a bordo del Frecciargento con la differenza che se non trova posto un viaggiatore diretto nel Cilento può tranquillamente arrivare a Salerno (o anche a Napoli) con una coincidenza, mentro se non trova posto un cittadino della Sibaritide nella migliore delle ipotesi devi farsi un viaggio della speranza, purtroppo in pochi sanno che spesso i ialabresi sono costretti a rimandare i loro viaggio per assenza di posti, se non annullarlo del tutto!
 
Come si chiamerebbe questa se non guerra tra poveri? Ma poi la domanda principale é perché accanirsi sull’unico treno che serve queste zone quando a Salerno ci sono ben altri 17 treni AV+2 Frecciabianca a Vallo?
 
Tra l’altro la penalizzazione dell’ utenza calabrese é stata ulteriormente aggravata, sopratutto nei periodi di maggiore affluenza in cui i calabresi hanno difficoltà a tornare a casa, dalla fermata fissa proprio a Vallo della Lucania e dalla fermata estiva ad Agropoli sui Frecciabianca, si pensi che nel 2018, prima che cambiassero gli orari, la differenza dei tempi di percorrenza tra la corsa pomeridiana in direzione nord del Frecciabianca e quella di un Intercity era soli di 20 minuti!
 
Sorge però inevitabilmente un’altra domanda: perché quando Vallo della Lucania ha chiesto l’assegnazione delle fermate per tutto l’anno dei Frecciabianca non si é chiesto che tali fermate (almeno per una coppia) venissero assegnate ad Agropoli? Sarebbe stata una scelta più ragionevole se, come sostengono dal Cilento, Agropoli ha un posizio baricentrica per il Cilento?
 
Ben venga allora la sinergia tra luoghi e territori purché essa si concretizzi in altro modo e cioé chiedendo insieme ed a gran voce nuovi collegamenti AV! Ribadiamo che questo é il momento favorevole vista l’abolizione del pedaggio per i treni che proseguono a Sud di Salerno, di cui proprio il Senatore Castiello é stato promotore, motivo per cui facciamo un suggerimento concreto: per esempio in direzione nord si potrebbero prolungare il Frecciarossa 1000 (più piccolo per capienza) 9308 Napoli-Torino delle 07:58 o il Frecciargento 9416 Napoli-Venezia delle 09:09 oppure il Frecciarossa 9524 Salerno-Milano delle 07:44, mentre in direzione Sud basterebbe prolungare i corrispettivi in senso senso opposto. 
 
Il collegamento tra Agropoli e Sibari si potrebbe poi realizzare in un altro modo ovvero con i treni regionali o con gli Intercity in coincidenza con i regionali in maniera tale da poter coinvolgere altre località molto attrattive come ad es. Paestum. In ogni modo se si realizzasse quella sinergia istituzionale che auspichiamo ciò non toglierebbe che si potrebbero istituire nel periodo estivo anche nuovi collegamenti AV per fini turistici prolungati in Calabria, dunque da parte nostra massima disponibilità per instaurare un dialogo costruttivo per il bene dei nostri territori!
 
Ettore Simone Durante – Diamante & Riviera dei Cedri Consorzio Operatori Turistici
Roberto Galati – Associazione Ferrovie in Calabria

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