Calabria Verde in soccorso della “Ferrosilana”: la proposta di Associazione Ferrovie in Calabria

Non è tutto oro quello che luccica. O, più propriamente, ogni tanto in mezzo all’oro…si può trovare anche qualche “scoria”. 
Una piccola metafora per sottolineare che, durante la nostra bellissima escursione sulla Ferrosilana, effettuata lo scorso 21 giugno…tra le tantissime bellezze naturalistiche, il tracciato ferroviario e le opere d’arte in buone condizioni, abbiamo anche trovato qualche spiacevole sorpresa. Sorpresa che in realtà sorpresa non era, poichè tale situazione di degrado, nel silenzio più totale, si sta evolvendo ormai da anni.
Pini cresciuti tra i binari, traverse sommerse dall’acqua proveniente dalle cunette laterali ostruite, rifiuti vari ed addirittura elettrodomestici abbandonati lungo la linea: tutte condizioni di degrado che hanno reso necessario un nostro intervento “istituzionale” (il secondo in pochi giorni, dopo l’intervento sulle Ferrovie Taurensi), attraverso l’invio di una lettera aperta al Presidente della Regione Calabria, ai Sindaci dei comuni interessati ed all’Ente Parco, per richiedere un’immediata pulizia del sedime ferroviario da parte di addetti di “Calabria Verde”. Si spera che il nostro documento venga preso in considerazione, visto il momento concitato che sta attraversando in queste ore la politica calabrese, a seguito dello scoppio del caso “Rimborsopoli” che ha portato alle dimissioni dell’ormai ex assessore ai trasporti Nino De Gaetano.
Pubblichiamo quindi di seguito il testo della lettera (inviata nella giornata di ieri), e le fotografie che abbiamo allegato ad essa:

Egregio Signor Presidente,
in occasione di un sopralluogo che abbiamo effettuato lo scorso 21 giugno 2015, sul tratto della Ferrovia Silana posto tra le stazioni di Camigliatello e San Giovanni in Fiore, abbiamo potuto constatare le pessime condizioni in cui versa l’infrastruttura ferroviaria in alcuni punti. Una situazione non rosea, che del resto avevamo già reso nota in occasione di due eventi di sensibilizzazione,
sempre relativi alla Ferrovia Silana, da noi organizzati a San Giovanni in Fiore, l’8 marzo 2015 (Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate) ed il 9 maggio 2015 (giornata di diserbo di un breve tratto di ferrovia, nei pressi del Casello 65).
Ci riferiamo, in particolar modo, alla rigogliosa vegetazione arborea ed arbustiva che sta lentamente invadendo la sede ferroviaria (che in alcuni tratti
risulta già non più individuabile), ma soprattutto ai tantissimi pini ed abeti che, crescendo nei pressi o all’interno della sede ferroviaria, stanno provocando
deformazioni del binario e gravi danneggiamenti del rilevato su cui sono posati i binari stessi. Di conseguenza, sono state danneggiate anche le relative
cunette di drenaggio laterali alla ferrovia, che in alcuni casi (di cui alleghiamo specifica documentazione fotografica), proprio per le deformazioni e le ostruzioni provocate dalla vegetazione e dall’incuria, sono soggette a straripamenti di acque di scolo, sia piovane che provenienti da piccole risorgive. Straripamenti che, purtroppo, avvengono esattamente sulla sede ferroviaria, provocando dilavamenti del ballast, svuotamenti del rilevato, piccole frane e peggioramento delle condizioni strutturali delle traversine in legno poste in opera lungo la ferrovia Silana. Senza dimenticare, tra l’altro, la mancanza di rispetto nei confronti del territorio, da parte di coloro che hanno utilizzato la sede ferroviaria come discarica di elettrodomestici ed altri rifiuti di vario genere. Ma, ovviamente, il catastrofismo è una dote che non ci appartiene: infatti, per fortuna, non mancano anche i tratti di ferrovia in cui è persino difficile individuare un solo filo d’erba, specie nel tratto Camigliatello – San Nicola Silvana Mansio, dove il binario ed il rilevato risultano in condizioni buone, e basterebbe una parziale sostituzione delle traverse in legno ed una rincalzatura del ballast, per rendere nuovamente percorribile dai treni turistici la tratta in questione. Ciò che quindi riteniamo di assoluta urgenza, come intervento preliminare al tanto auspicato ripristino del servizio ferroviario turistico, è la pulizia ed il disboscamento della sede ferroviaria tra Camigliatello e San Nicola Silvana Mansio (nei punti in cui risulta necessario), ma soprattutto tra San Nicola Silvana Mansio e San Giovanni in Fiore (tratto che abbiamo percorso a piedi nella sua totalità), dove sono molto più numerosi i fenomeni di degrado (compresa la sopracitata presenza di rifiuti), visto e considerato che, a breve, potrebbe anche essere ritirato il provvedimento di sdemanializzazione per quest’ultimo tratto, da parte della Regione Calabria.
Specifichiamo inoltre che, per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi nel Parco Nazionale della Sila, la Ferrovia Silana se curata e mantenuta sgombra da vegetazioni invasive e rifiuti, potrebbe rappresentare una validissima “pista tagliafuoco”.
La proposta dell’Associazione Ferrovie in Calabria, perciò, riguarda la possibilità di coinvolgimento del personale di “Calabria Verde” impegnato nella cura delle aree boschive, per l’esecuzione degli interventi di disboscamento, decespugliamento e pulizia della Ferrovia Silana, con particolare riferimento al tratto Camigliatello – San Nicola Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore.
Certi di una Suo interessamento alla tematica, cogliamo quindi l’occasione per porLe Distinti Saluti, a nome di tutta l’Associazione che rappresentiamo.

Crescita pini ed abeti sui binari.

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Crescita di pini ed abeti sui binari

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Rifiuti abbandonati sui binari.

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Ballast rimosso dolosamente.

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Scoli idrici incontrollati sulla sede ferroviaria.

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Binario di scalo divelto dagli abeti, presso la stazione di Torre Garga. E’ ciò che sta iniziando ad accadere anche in piena linea.

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Binari totalmente sommersi dalla vegetazione, tra la fermata di Valle Piccola e la stazione di Torre Garga.

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