Traghettamento sullo Stretto: confermata l’offerta ferroviaria fino al 2026

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Dopo esattamente due anni di battaglie del movimento #ilFerribottenonsitocca, finalmente è giunta la notizia che in tanti aspettavamo: il traghettamento ferroviario sullo Stretto di Messina è salvo. O per lo meno lo è fino al 2026, data di scadenza del nuovo Contratto di Servizio firmato tra Trenitalia, il Ministero dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, relativo alla pianificazione e mantenimento dei treni del Servizio Universale, ovvero InterCity ed InterCity Notte. Un contratto che, oltre a prevedere la graduale ristrutturazione della flotta di vetture per servizi IC ed ICN, nella giornata di oggi ha portato anche all’importantissima firma di una convenzione decennale per il mantenimento della continuità territoriale ferroviaria tra il “Continente” e la Sicilia e quindi, automaticamente, della conferma delle cinque coppie di treni (due InterCity PA/SR – Roma Termini e vv con servizio di prima e seconda classe, due InterCity Notte PA/SR – Roma Termini e vv, un collegamento InterCity Notte PA/SR – Milano Centrale e vv, questi ultimi con servizio letti e cuccette) che oggi vengono traghettate a bordo delle navi di Blueferries per le quali è anche previsto un rinnovo, attraverso l’acquisto di una nave traghetto gemella della nuova N/T Messina. Un percorso travagliato, iniziato nel febbraio 2015 quando si arrivò ad un passo dalla rottura di carico a Villa San Giovanni, creando grossi danni alla mobilità in primis della Sicilia, ma anche del resto d’Italia, Calabria compresa, che comunque sia sarebbe stata costretta a scendere dal treno, prendere un aliscafo e/o traghetto e poi un altro treno in Sicilia, con disagi e criticità che possiamo immaginare solo in minima parte. 
Una continuità territoriale negata, a regioni che già soffrono in modo disastroso l’isolamento infrastrutturale e dei servizi, con una Calabria che, oltre ad avere i ben noti problemi di collegamento con il Centro/Nord Italia, soffre anche per la scarsissima consistenza di collegamenti ferroviari con i nostri “vicini”, ovvero Basilicata, Puglia ed ovviamente Sicilia. Ed è per questo, oltre che per passione e spirito civico, che anche noi di Associazione Ferrovie in Calabria ci siamo mobilitati due anni fa a fianco del Movimento #ilferribottenonsitocca. Senza dimenticare che, per quanto sia relativamente meno importante, il processo di traghettamento ferroviario sullo Stretto di Messina rappresenta oggi una quasi totale unicità nel panorama ferroviario e marittimo mondiale che (anche se tanti stentano a crederlo!), sta diventando sempre di più una vera e propria attrazione turistica. E si sa, il Sud Italia se non vive di turismo (ed agricoltura), di cosa dovrebbe vivere? 
Ecco un motivo in più per augurare lunga vita al traghettamento ferroviario sullo Stretto di Messina, senza mai abbassare la guardia, e lavorando sempre, in modo attivo e propositivo, al miglioramento dei servizi ferroviari (non solo passeggeri ma anche merci) Sicilia – Continente che, in ogni caso, hanno sicuramente bisogno di un rilancio attraverso il rinnovo del materiale rotabile, attraverso l’istituzione di nuove relazioni (come per esempio una Palermo/Siracusa – Bari Centrale via Villa SG – Lamezia Terme – Cosenza – Sibari – Taranto, relazione dalle notevoli potenzialità) e soprattutto attraverso la velocizzazione delle tracce orarie, per tornare a renderli competitivi anche per i nostri amici siciliani…rinverdendo i fasti del glorioso Rapido (poi InterCity) Peloritano! 

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