Associazione Ferrovie in Calabria incontra Danilo Toninelli: avanti con la “cura del ferro” calabrese!

Una nuova giornata positivamente storica, che noi di Associazione Ferrovie in Calabria aggiungeremo agli annali del trasporto ferroviario nella nostra Regione, è stata quella di lunedì 1 ottobre, coincisa con la visita del Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli nella città di Reggio Calabria. Una visita molto attesa, e che ha dato già le prime risposte ad una città e ad un territorio che, purtroppo, prima di essere normalizzato per quanto riguarda i sistemi di trasporto pubblico (locale e nazionale), avrà bisogno di molto tempo e di costanza. La prima tappa del Ministro, dopo essere arrivato in aereo presso l’Aeroporto dello Stretto, è stata alla stazione di Reggio Calabria Centrale. Scopo della visita, l’ufficializzazione di un evento già concretizzatosi da giorni, assieme alle massime cariche regionali e nazionali di Trenitalia e Ferrovie dello Stato Italiane (Domenico Scida, Direttore della Divisione Passeggeri Regionale Calabria di Trenitalia, Orazio Iacono, AD di Trenitalia, Gianfranco Battisti, AD di FS Italiane), all’Assessore Regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, all’Assessore alla Logistica ed alla Portualità Francesco Russo, al Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà: finalmente sulla Ferrovia Jonica le due coppie di treni InterCity tra Reggio Calabria Centrale e Taranto diventano treni degni di tale categoria, grazie all’installazione degli impianti di lateralizzazione sui locomotori diesel D445, divenuti quindi atti al controllo dell’apertura/chiusura porte delle vetture della Divisione Long Haul di Trenitalia.  In tal modo si è giunti all’utilizzo sulle due relazioni Joniche, di carrozze UIC-Z a salone, totalmente ristrutturate. Il giusto esito di anni di battaglie, di proteste, denunce, da parte della nostra associazione e di tutte le altre attive sul territorio Jonico con particolare riferimento all’Associazione Pendolari Jonica, per le due coppie di treni InterCity effettuati nel migliore dei casi con vetture del trasporto regionale, ma con altissima frequenza anche con le ormai antiquate (e peraltro mai utilizzate per treni InterCity in nessun angolo d’Italia!) automotrici ALn668 ed ALn663, di fatto le eredi delle storiche “littorine”. Addirittura la coppia di IC 564/567, istituita il 12 febbraio 2017, era fino agli ultimi giorni dello scorso mese di settembre prevista quotidianamente con ALn663. 
La presentazione dei rinnovati servizi InterCity jonici, si è tenuta sul marciapiede del binario 1 della stazione di Reggio Calabria Centrale: e proprio sul binario 1, si trovava in sosta e pronto alla partenza, l’InterCity 562 per Taranto, per l’occasione effettuato con 3 vetture UIC-Z al posto delle consuete due previste da composizione ufficiale. In testa al convoglio, la D445 1104 perfettamente revisionata e, ovviamente, dotata di impianti di lateralizzazione. Noi di Associazione Ferrovie in Calabria, assieme all’Associazione Pendolari Jonica, all’Associazione Pendolari Reggini ed al Comitato Salviamo la Ferrovia Jonica, a seguito di invito ufficiale, siamo stati presenti per tutta la durata dell’iniziativa, compreso il viaggio in treno inaugurale da Reggio Calabria Centrale a Melito di Porto Salvo, assieme al Ministro Toninelli ed una rappresentanza di Deputati e Senatori calabresi del M5s, alle massime cariche del Gruppo FS Italiane ed ovviamente all’Assessore Regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno. Abbiamo avuto già modo di illustrare in questo articolo quale cambiamento radicale abbiano rappresentato per il viaggiatore, le vetture UIC-Z ora utilizzate sulla linea Jonica, quindi non ci soffermeremo su questo aspetto. Lo faremo, invece, sui dettagli relativi ai due documenti con alcune nostre proposte, che abbiamo avuto l’onore di consegnare manualmente al Ministro Danilo Toninelli (qui il video della consegna, durante il viaggio in treno tra Reggio C. Centrale e Melito PS), assieme all’amico e presto socio onorario Rocco Spanò, ferroviere in pensione a capo del Comitato Salviamo la Ferrovia Jonica, autore della famosa “Catena Umana per Salvare la Ferrovia Jonica” tenutasi due anni fa in praticamente tutte le stazioni tra Reggio Calabria e Sibari. 
Il primo documento consegnato al Ministro Toninelli, vista la giornata interamente dedicata alla Ferrovia Jonica, è stato ovviamente quello relativo agli investimenti che riteniamo siano necessari sulla tratta Sibari – Melito di Porto Salvo, per portare a compimento il grande progetto di rinnovo dell’armamento ed elettrificazione tra Sibari, Catanzaro Lido e Lamezia Terme Centrale, avviato dal precedente Governo Gentiloni con il supporto tecnico e di pianificazione della Regione Calabria (che mai come dal 2014 ad oggi, sta puntando alla crescita del trasporto ferroviario), per un investimento complessivo di 680 milioni di Euro, di cui 530 per rinnovo armamento, velocizzazione della linea tramite istituzione del Rango C di velocità e acquisto nuovo materiale rotabile e 150 per l’elettrificazione. Chiaramente, punto non certo secondario e legato alle necessità impellenti del territorio, è quello relativo ai treni a lunga percorrenza: abbiamo chiesto al Ministro, assieme a Rocco Spanò, uno sforzo congiunto con Trenitalia affinchè già dai prossimi mesi possano essere ripristinati collegamenti InterCity Notte via Jonica da/per il resto d’Italia, considerando che i locomotori D445 lateralizzati ovviamente lo permettono. Ecco nel dettaglio i vari punti del nostro documento:

Interventi previsti ma non ancora finanziati:

– Elettrificazione dell’ultimo tratto di Ferrovia Jonica tra Catanzaro Lido e Melito di Porto Salvo (148 km). Questo intervento risulta necessario e non più rimandabile poiché andrebbe a completare l’elettrificazione dell’intero corridoio Jonico, rendendolo interamente percorribile da collegamenti Freccia, InterCity ed InterCity Notte con composizioni maggiormente robuste rispetto a quelle attuali, oltre ad una definitiva omogeneizzazione del materiale rotabile e dei servizi Regionali calabresi, eliminando in modo pressochè definitivo l’utilizzo di materiale rotabile diesel. Inoltre tutta la Ferrovia Jonica diventerebbe un itinerario alternativo, necessario in caso di interruzioni accidentali o programmate, alla Ferrovia Tirrenica Meridionale, che di fatto oggi non ha alternative. Cifra necessaria stimata per completamento dell’elettrificazione sulla tratta suddetta: 90 milioni di Euro. Possibile recuperare risorse per l’elettrificazione dalla cancellazione di opere poco utili, come ad esempio l’interramento della stazione di Reggio Calabria Centrale (Progetto 1669 del Contratto di Programma Investimenti RFI 2017-2021: Asse Salerno-Reggio Calabria: stazione di Reggio Calabria – abbassamento piano binari ed intubamento tratto urbano, con costo stimato di circa 200 milioni di Euro!)

Interventi proposti:

– Raddoppio a macchia di leopardo sull’intera linea Jonica tra Melito di Porto Salvo e Metaponto, da eseguirsi nei tratti in cui ciò risulti realizzabile senza intaccare i centri abitati sviluppatisi lungo la linea ferrata. Tale intervento aumenterebbe notevolmente la capacità e la fluidità del traffico sulla Ferrovia Jonica, attualmente a binario unico da Melito di Porto Salvo fino a Taranto (previsto il raddoppio da Taranto a Metaponto)

– Costruzione delle bretelle ferroviarie tra le stazioni di Thurio (posta sulla Ferrovia Jonica, a sud della stazione di Sibari) e Cassano allo Ionio (posta sulla linea trasversale Sibari – Cosenza), e tra le stazioni di Squillace (posta a sud della stazione di Catanzaro Lido) e quella di Catanzaro (posta sulla linea Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale. Tali interventi permetterebbero un notevole risparmio in tempi di percorrenza e costi del servizio ferroviario, evitando il cosiddetto “cambio banco” nelle stazioni di Catanzaro Lido e Sibari per i treni provenienti dalla linea Jonica (rispettivamente da Catanzaro Lido/Crotone nel caso di Sibari, e da Reggio Calabria/Roccella Jonica nel caso di Catanzaro Lido), e diretti rispettivamente a Cosenza/Paola e Lamezia Terme Centrale.

Il secondo documento invece, tocca un altro grande tasto dolente del trasporto su rotaia calabrese. Le Ferrovie Taurensi, ovvero le linee a scartamento ridotto di Ferrovie della Calabria, sospese tra il 2009 ed il 2011, sulle tratte Gioia Tauro – Palmi e Gioia Tauro – Cinquefrondi. In questo caso, ancora oggi, non è previsto alcun intervento di ripristino, se non un parziale utilizzo delle tratte meno appetibili per il trasporto pubblico locale, con ferrocicli. Al Ministro Toninelli abbiamo consegnato infatti un documento diviso in due parti, una relativa alla proposta di “Metropiana”, ovvero l’auspicato ripristino e potenziamento delle linee ai fini della mobilità pendolare, e la seconda prettamente turistica, sia per quanto riguarda il Velorail (qui tutti i dettagli della nostra proposta di ferrociclo) che l’eventuale effettuazione di treni con materiale rotabile storico. Chiaramente, per noi di Associazione Ferrovie in Calabria, facendoci anche portavoce del neonato Comitato Pro Taurensi, l’unico futuro possibile e soprattutto necessario al territorio, sulle tratte Gioia Tauro – Cinquefrondi e Gioia Tauro – Palmi, è quello di trasporto pubblico locale su ferro, valorizzando invece tramite velorail la tratta Palmi – Sinopoli, da tempo sdemanializzata. E’ compito oggi del Governo Nazionale, chiaramente, quello di riuscire a reperire le risorse finanziarie necessarie al ripristino dell’infrastruttura ferroviaria e dei sistemi di sicurezza della circolazione, per poi consentire la riattivazione del servizio ferroviario da parte della Regione Calabria tramite le Ferrovie della Calabria (possibilmente attivando un sistema di trasporto metropolitano, frequente ed economico, come da noi auspicato con la “Metropiana”). 

In conclusione, non possiamo che ritenerci soddisfatti dei primi segnali indirizzati nella prosecuzione della “Cura del Ferro” già avviata dal precedente Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, specie in Calabria (ed a tal proposito non dimentichiamo gli ambiziosi obiettivi raggiunti dalla Regione Calabria in questi anni), da parte del nuovo governo nazionale Lega-M5s. Speriamo che questo trend, che non dovrebbe conoscere colore politico in quanto a beneficio di tutti i cittadini (per i ben noti motivi legati alla riduzione dell’inquinamento, del traffico stradale e quindi dell’incidentalità) prosegua anche nei prossimi mesi ed anni: è d’obbligo un ringraziamento alla senatrice del M5s eletta nel collegio di Vibo Valentia – Soverato, Silvia Gelsomina Vono, che ha sposato in toto la causa del rilancio della Ferrovia Jonica, con particolare riferimento alla tratta del catanzarese e della locride tra Catanzaro Lido e Melito di Porto Salvo, per la quale urge il reperimento delle risorse necessarie al completamento dell’elettrificazione. Anche la Senatrice Vono, durante il viaggio in treno da Soverato a Reggio Calabria Centrale effettuato assieme il giorno della presentazione delle nuove vetture, ha ricevuto infatti il nostro dossier dedicato alla Ferrovia Jonica, consegnato anche all’On. Federica Dieni, parlamentare M5s anch’essa molto attiva nella causa di rilancio del trasporto ferroviario jonico e non solo. Relativamente alle Ferrovie Taurensi, invece, abbiamo consegnato il dossier specifico anche al Senatore Fabio Auddino di Polistena, che siamo certi saprà valorizzare affinchè anche il tanto auspicato ripristino delle Ferrovie Taurensi, possa diventare realtà. Un appunto prima di concludere: la riattivazione delle Ferrovie Taurensi, unita a quella della Ferrovia Silana e della Catanzaro – Cosenza, entrambe attualmente in corso, porterebbe di fatto al ripristino integrale di tutta la rete di Ferrovie della Calabria ancora dotata di armamento ferroviario. Un motivo in più per insistere, e lasciarci definitivamente alle spalle gli “anni orribili” tra il 2009 ed il 2011, che hanno fatto temere il peggio per il trasporto ferroviario calabrese, anche a causa di indirizzi politici che speriamo appartengano ormai ad un’epoca terminata.

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