Ferrovia Catanzaro – Cosenza: tra interruzioni, novità e mobilitazioni

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A distanza di quasi un anno dalla nostra visita al tratto ferroviario interrotto della Catanzaro – Cosenza, tra Soveria Mannelli e Marzi, la mobilitazione per il ripristino di questa importante ferrovia si fa sempre più forte. 
Una mobilitazione che è da qualche giorno ulteriormente rinvigorita dalla purtroppo inaspettata interruzione anche della tratta Soveria Mannelli – Gimigliano, a causa di una improvvisa criticità idrogeologica all’interno della galleria di Gimigliano. Si tratta una problematica attualmente in corso di risoluzione da parte delle Ferrovie della Calabria (vedi foto in basso), immediatamente intervenute, ma che chiaramente ha fatto capire, ancora una volta, la necessità di importanti investimenti su questa tratta fondamentale per la mobilità di Savuto e Reventino in direzione dei due importanti centri calabresi…e, in prospettiva, anche di mobilità ferroviaria tra entrambi i capoluoghi.

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Una buona notizia, però, per fortuna c’è. O meglio, due buone notizie in una! 
La prima buona notizia, riguarda il ben noto Studio di Fattibilità per la velocizzazione della Catanzaro – Cosenza, per permettere la riduzione dei tempi di percorrenza tra i due capilinea a 50 minuti. Attualmente la documentazione dello studio si trova al vaglio del Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici, ma a quanto pare ci si trova finalmente alle battute finali.
Strettamente legata a questa notizia, la seconda buona novità: i due importanti finanziamenti di 56 milioni di Euro stanziati dal CIPE per l’ammodernamento delle tratte Cosenza – Marzi e Catanzaro – Soveria Mannelli, oltre agli 8 milioni di Euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente per la messa in sicurezza dei movimenti franosi sulla tratta interrotta dal 2011 tra Marzi e Soveria Mannelli, sono entrambi alla fase finale di registrazione presso la Corte dei Conti. In particolar modo, gli 8 milioni di Euro saranno già disponibili, molto probabilmente, la prossima estate per avviare immediatamente i lavori di eliminazione delle criticità e (si spera) ripristino della tratta ferroviaria. 
Insomma, non è da escludere che entro la fine del 2017, la Catanzaro – Cosenza, così come la conosciamo, torni ad essere finalmente percorribile per intero. Successivamente, si valuteranno i benefici della velocizzazione della linea, analizzata all’interno dello Studio di Fattibilità sopracitato. 
Per il momento, quindi, pur essendo chiaramente rattristati per la nuova interruzione tra Gimigliano e Soveria Mannelli, ci riteniamo soddisfatti dei buoni progressi relativi ai fondi stanziati per il ripristino di questa importante linea ferroviaria. Si tratta di una (per ora parziale) vittoria della nostra battaglia lunga anni, rilanciata ancora una volta lo scorso ottobre 2016, in occasione del nostro convegno sui 100 anni della Ferrovia Cosenza – Rogliano, alla presenza del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

In conclusione, cogliamo l’occasione per riportare di seguito le due importantissime istanze che condividiamo in toto, la prima inviata alla Regione Calabria ed alle Ferrovie della Calabria dalle associazioni “Decollatura Emoziona” e “Pendolari Reventino/Savuto”, relative agli importanti disagi che purtroppo stanno subendo i pendolari a causa di queste improvvise e prolungate interruzioni; 
La seconda, firmata dall’Assessore ai Lavori Pubblici ed all’Urbanistica del Comune di Rogliano Teresa Cicirelli, che riprendendo il nostro sopralluogo sulla Marzi – Soveria Mannelli dello scorso anno, ha chiesto alla Regione Calabria ed alle FdC, con urgenza, il ripristino integrale della Catanzaro – Cosenza anche per fini turistici (e come tanti ben ricorderanno, la nostra proposta del SilaExpress sposa totalmente questo progetto!).
E’ questo lo spirito che ci dà ancora più forza nel portare avanti le nostre battaglie di civiltà: un territorio attivo ed interessato a 360° alle tematiche della mobilità su rotaia. 
Una breve nota, per concludere: nei prossimi giorni rilanceremo la nostra proposta di ripristino delle Ferrovie Taurensi come metropolitana di superficie e parzialmente anche per servizi turistici. La nostra speranza, in questi ultimi anni stata vana, è che anche il territorio della Piana di Gioia Tauro sappia prendere spunto da quello del Savuto e del Reventino, mobilitandosi in modo costruttivo e propositivo, per salvaguardare una infrastruttura che potrebbe rappresentare la chiave di svolta per la mobilità e l’economia di uno dei territori più popolosi della Calabria. 

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