Ferrovia Jonica: ancora violenze nei confronti del personale FS

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Al peggio, alla mancanza di rispetto nei confronti dei beni pubblici e dei loro rappresentanti, alla violenza, purtroppo sembra non esserci mai fine. Esattamente cinque giorni fa, infatti, si è consumato alla stazione di Monasterace – Stilo l’ennesimo atto violento nei confronti del Capotreno del Regionale 3662 Reggio Calabria Centrale (5.02) – Catanzaro Lido (7.24). Un immigrato sprovvisto di biglietto, e decisamente poco intenzionato ad acquistarlo a bordo, all’atto della richiesta del titolo di viaggio da parte del personale ferroviario, ha sputato ed inveito contro il Capotreno arrivando vicino all’attacco fisico. Purtroppo sono sempre più frequenti gli atti di questo genere, spesso di estrema gravità: all’incolumità dei ferrovieri costantemente a rischio durante il turno di lavoro, si aggiungono anche i disagi ai pendolari, ogni qualvolta accadono questi episodi incresciosi, originati peraltro anche da italianissimi viaggiatori “portoghesi” ed in più anche violenti, spesso di giovanissima età, e non solo da immigrati come spesso si è portati a credere, con tutte le relative strumentalizzazioni.
Noi di Associazione Ferrovie in Calabria vogliamo esprimere tutta la nostra totale vicinanza e soliderietà a tutti i ferrovieri, calabresi e non, che ogni giorno svolgono il loro lavoro con attenzione, rispetto e disponibilità nei confronti dell’utenza, mantenendo la calma e la professionalità, anche con coloro che meriterebbero tutt’altro trattamento. Richiediamo altresì che venga incrementato (e con urgenza) il servizio a bordo dei convogli da parte della Polfer, delle squadre anti-evasione, oltre ad un aumento del personale nelle fila della Protezione Aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato. E, ai nostri amici viaggiatori e pendolari, chiediamo di non rimanere indifferenti quando accadono simili situazioni incresciose: queste persone irrispettose dei beni pubblici devono essere allontanate, e devono capire di non essere gradite da nessuno a bordo dei treni, mezzi di trasporto collettivi che appartengono sì alle società ferroviarie, ma prima di tutto ai cittadini italiani e non, quelli onesti e che mensilmente pagano abbonamenti e biglietti per raggiungere i propri luoghi di studio e lavoro.

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