Interruzione Ferrovia Paola – Cosenza: la nostra lettera al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio

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In seguito al perdurare dell’interruzione sulla linea ferroviaria Paola – Cosenza, ed alla luce delle precarie condizioni della Strada Statale 107 sulla tratta omonima, utilizzata dall’autoservizio sostitutivo di Trenitalia, abbiamo inviato una lettera aperta al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio: una situazione ingestibile che rischia di danneggiare gravemente, oltre l’intera collettività, anche l’anno accademico dell’UNICAL:

“Egregio Ministro,

sono ormai trascorsi più di due mesi da quella triste mattina del 6 dicembre 2017, quando il treno Regionale 3742/3747, partito alle 9.36 da Cosenza e diretto a Reggio Calabria Centrale dove sarebbe dovuto arrivare alle 12.10, deragliava all’interno della lunga Galleria Santomarco, sita tra le stazioni di Castiglione Cosentino e Paola, attorno alle 9.45.
Solo per una buona dose di fortuna, nonostante il convoglio viaggiasse a notevole velocità, il deragliamento non ha causato vittime e feriti gravi, all’interno di una galleria lunga ben 15 km. Galleria peraltro non dotata di uscite di sicurezza, in quanto inaugurata sì nel 1987, ma la cui lenta costruzione e progettazione risaliva a circa 30 anni prima. I tempi di completamento di questa fondamentale opera furono molto lenti a causa delle enormi criticità idrogeologiche incontrate durante lo scavo della galleria, che in più casi provocarono numerosi stop alla costruzione e, purtroppo, anche numerose vittime sul lavoro. Il principale problema riscontrato, infatti, furono le copiose infiltrazioni d’acqua: problema mai del tutto risolto e che, forse, potrebbe anche essere peggiorato negli ultimi anni.
Le cause del deragliamento, infatti, dai primi riscontri, sembrerebbero essere proprio le infiltrazioni ed i ristagni d’acqua sul sedime ferroviario che, unite alle correnti generate dalla linea aerea di alimentazione dei treni, hanno provocato pesanti fenomeni di corrosione delle rotaie. Proprio lo spezzamento di una rotaia al passaggio del treno, sembrerebbe aver causato il rovinoso svio del convoglio.
Immediatamente, per consentire le dovute e giuste indagini della Magistratura, la linea ferroviaria ed in particolare la galleria venivano sequestrate. Chiaramente le condizioni dell’infrastruttura che sono state riscontrate, non avrebbero potuto minimamente garantire l’incolumità dei viaggiatori: il servizio ferroviario veniva così sostituito da bus, con aumento dei tempi di percorrenza e scarsa appetibilità dei collegamenti, anche a causa della difficile pianificazione delle coincidenze sia a Paola che a Cosenza, visti i molto maggiori tempi di percorrenza dell’autoservizio sostitutivo. Ovviamente le centinaia di pendolari che in treno raggiungono Cosenza e Castiglione Cosentino (molti dei quali studenti universitari iscritti all’UNICAL) non hanno potuto fare altro che stringere i denti ed adattarsi ai servizi su gomma. Oppure spostarsi al veicolo privato, con i ben chiari rischi legati alla sicurezza stradale.
Nessuno poteva immaginare, però, che questa vicenda andasse così per le lunghe e, come se non bastasse, si sta palesando una nuova gravissima criticità: quella relativa alla Strada Statale 107 sul tratto Paola – Cosenza, nei giorni scorsi totalmente interrotta a causa di un ingente movimento franoso. I servizi sostitutivi su gomma di Trenitalia, che percorrono questo itinerario, sono stati addirittura deviati sul percorso Cosenza – Falerna via A3, per poi tornare indietro sulla SS18 verso Paola, con aumento dei già lunghi tempi di percorrenza, di oltre un’ora!
Al momento la viabilità sulla SS107 è in corso di ripristino, ma tutto ciò non può fare altro che preoccuparci ulteriormente: Cosenza e Rende, città che assieme contano oltre 100.000 abitanti più circa 30.000 studenti iscritti all’Università della Calabria, rischiano l’isolamento totale in riferimento ai servizi ferroviari a lunga percorrenza e regionali del corridoio Tirrenico. La Ferrovia è ancora interrotta, né da parte della Magistratura né da parte di RFI vengono date informazioni in merito ai tempi di riattivazione, ed anche la SS 107 è comunque un itinerario ad altissimo rischio di criticità idrogeologiche.
L’accorato appello lanciato da docenti e studenti dell’UNICAL nella giornata di ieri, giustamente allarmati per il rischio crollo immatricolazioni e addirittura specificando che anche la ripresa dell’attività didattica del secondo semestre è a rischio, deve far riflettere a livello nazionale.
Noi di Associazione Ferrovie in Calabria sosteniamo pienamente questo appello, e ci affidiamo a Lei ed al Ministero di cui è rappresentante, nella speranza di riuscire ad ottenere chiarezza: una linea ferroviaria del genere non può rimanere chiusa neanche un giorno di più. Ma se al contrario di quanto sosteniamo con forza, sia necessario che la chiusura si prolunghi per motivazioni legate alle indagini e ovviamente per l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza, pretendiamo che almeno si conoscano i tempi necessari, senza misteri e notizie dette a metà. E’ un diritto di tutti coloro che si servivano dei collegamenti ferroviari e che oggi sono costretti o ad una triplicazione dei tempi di percorrenza a bordo di bus che malamente sostituiscono il treno, o peggio a rischiare la vita a bordo del proprio veicolo privato.
In conclusione, vogliamo anche sottolineare l’importanza di avviare in tempi brevi l’elettrificazione della Ferrovia Jonica, attualmente oggetto di uno storico investimento di rinnovo e velocizzazione (oltre 500 milioni di Euro dedicati alla “Cura del Ferro” per istituzione rango C, eliminazione passaggi a livello, rinnovo stazioni e tanto altro), ma che di fatto, senza elettrificazione, non rappresenta un valido itinerario alternativo passeggeri e merci, in caso di criticità gravi alle altre linee ferroviarie calabresi.”

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