Ferrovia Tirrenica: proposte per il rilancio ferroviario della Riviera dei Cedri

 

Giornate molto movimentate, queste ultime, relativamente ai servizi ferroviari a lunga percorrenza a servizio del territorio calabrese. Dalla bocciatura da parte di Trenitalia al collegamento Frecciargento tra Sibari e Roma Termini (che bocciatura non sarebbe stata, a nostro parere, se tale auspicato collegamento avesse servito anche Cosenza come spiegato in questo articolo), al rilancio della proposta di ripristino del collegamento Intercity Notte tra Reggio Calabria Centrale e Milano via Jonica. Oggi, dopo qualche mese, torniamo ad occuparci delle tante problematiche di mobilità ferroviaria che interessano invece il territorio della Riviera dei Cedri, ed in generale del versante tirrenico calabrese a nord di Paola. L’amico Ettore Durante ci ha inviato infatti una interessante nota, che riportiamo in basso, seguita al termine di essa da alcune nostre considerazioni. Buona lettura!

La Riviera dei Cedri è il territorio alle porte della Calabria Tirrenica che si estende tra la zona costiera e quella montana, essa conta numerosi pendolari e fuorisede nel periodo invernale e basa la propria economia quasi esclusivamente sul turismo, tanto che nel periodo estivo la popolazione di circa 63 000 abitanti, compresi quelli di Maratea nella vicina Basilicata, aumenta fino a raggiungere le 500 000 presenze. É proprio il turismo il volano di sviluppo di questo territorio, soprattutto in un periodo di globalizzazione come quello attuale che si pone come scopo quello di ridurre le distanze ed i relativi tempi di percorrenza, destagionalizzando l’offerta, un turismo variegato se si considerano gli importanti siti archeologici presenti come, ad esempio, quello della Grotta del Romito (dunque un turismo storico-culturale), ma anche le diverse proposte nelle zone interne come il rafting lungo il fiume, le escursioni e gli eventi nei borghi.

Ciò premesso attualmente in treno i tempi di percorrenza tra la stazione di riferimento per il comprensorio, quella di Scalea-S. Domenica Talao, e Roma sono di circa cinque ore (a seconda dei convogli), alle quali vanno aggiunti i tempi per raggiungere le destinazioni effettive dei passeggeri che per le zone montane possono arrivare anche a 45 minuti, i tempi si dilatano ulteriormente se poi bisogna proseguire per il Nord Italia. La stazione di Scalea é servita solo da collegamenti di tipo universale tutti con origine o destinazione Roma Termini, vi é solo un convoglio notturno per Milano Centrale che percorre la linea tirrenica, non collegando dunque con tutte le principali città italiane.
Il Frecciargento Sibari-Roma avrebbe dovuto dare, in un tempo in cui il dibattito pubblico si concentra molto sull’Alta Velocità, la possibilità di raggiungere la Capitale in circa 2 ore e 45 minuti, un tempo record che avrebbe costituito una grande possibilità per questo territorio e soprattutto per la sua economia, venendo meno tale prospettiva lo si continua a pregiudicare e non gli si permette di esprimere le sue potenzialità come dovrebbe. Da qui risulta difficile anche raggiungere anche l’ Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme, distante oltre un’ora e trenta minuti di auto, poiché al momento non ci sono collegamenti regionali diretti, solo Intercity, né collegamenti su gomma diretti.
Per tali ragioni si chiede di istituire, a partire dal prossimo orario estivo, le fermate delle esistenti coppie di treno Frecciargento Reggio Calabria-Roma 8342/8343 e 8346/8347 e della coppia di Frecciabianca 8868/8869 che un domani potrebbe subire l’upgrade freccia e diventare un Frecciargento via Napoli Centrale. Si richiedono espressamente i servizi indicati poiché in questo modo si riuscirebbero a coprire tutte le fasce orarie, comprese quelle che hanno anche una maggiore richiesta.
Si tratta inoltre di una questione di giustizia sociale poiché, queste Frecce servono tutte le zone della Calabria meno che l’Alto Tirreno Cosentino, esse infatti effettuano fermate a Villa San Giovanni, Gioia Tauro (solo per i Frecciabianca data la vicinanza con la successiva fermata), Rosarno (fermata introdotta per il Frecciargento da un anno grazie proprio all’ Associazione Ferrovie in Calabria), Lamezia Terme Centrale e Paola, di fatto é escluso solo questo territorio che d’estate diventa la realtà più popolosa della Calabria ma che riesce anche a fungere da attrattore anche per la vicina Basilicata.

Da notare che se ciò avvenisse non ci sarebbe un aumento dei tempi di percorrenza, ciò é testimoniato da quanto accaduto lo scorso anno con l’ introduzione nei fine settimana della fermata a Maratea, al massimo si potrebbe trattare di qualche minuto.

Discorso analogo vale anche per gli Intercity Notte 794/795 Reggio Calabria-Torino via Roma e via Milano, poiché tali treni sono gli unici convogli diretti tra Reggio Calabria e Torino che fermano nelle principali città Italiane quali Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano, Novara ed effettuano fermate in tutte le zone della Calabria (comprese quelle sulla linea via Tropea) meno che nella Riviera dei Cedri. Pure in questo caso si pone il problema della giustizia sociale, anche se gli orari delle fermate non sarebbero molto appetibili si andrebbe comunque a colmare un gap, a costo zero trattandosi di servizi universali già esistenti, creando un collegamento diretto con le località del Centro-Nord attualmente inesistente.
La stazione di Scalea inoltre é adeguata per accogliere i treni in questione da un punto di vista infrastrutturale, poiché i marciapiedi sono stati innalzati agli standard europei di 55 cm, oltre ad essere quella che può garantire il maggior afflusso in virtù della strategica posizione centrale tra la costa e la montagna. Sarebbe possibile creare anche un hub per l’ interscambio ferro-gomma con i bus locali che servono l’ entroterra e che fermano proprio nei pressi della stazione ferroviaria, inoltre il servizio NCC presente fuori dalla stazione consente di andare incontro anche alle particolari richieste dei viaggiatori, come avviene nelle città. É presente anche il servizio di assistenza per i passeggeri a mobilità ridotta, unico caso in tutta la zona.
A causa della morfologia del territorio che ha un’unica arteria di collegamento, la trafficata SS 18, degli scarsi collegamenti ferroviari ma soprattutto delle distanze non è facile raggiungere la stazione di Paola o, in alcuni casi, quella di Sapri, inoltre
sommando i vari tragitti, i tempi di percorrenza da e per la Città Eterna arrivano ad equivalersi, se non a superare, quelli degli Intercity ma con maggiore stress e costi, fattori determinanti nelle scelte di un viaggiatore. A ciò si aggiunge anche la questione della biglietteria di stazione, che secondo quanto comunicato a Federconsumatori Calabria, dovrebbe riaprire nel periodo estivo.
La mobiltazione e l’interesse che ci sono stati da parte dalla società civile sul tema dei trasporti testimonia non solo l’ interesse ma soprattutto la necessità di istituire queste fermate per il bene del territorio, che d’estate diventa una delle più importanti realtà del Centro-Sud

Proposte più che condivisibili, ma riteniamo oppurtuno fornire alcune precisazioni, e nostri pareri. 
Relativamente alle fermate dei due collegamenti Frecciargento Reggio Calabria Centrale – Roma Termini, riteniamo che la fermata a Scalea – Santa Domenica Talao debba essere esclusivamente periodica, con particolare riferimento alla stagione estiva. Tra l’altro specifichiamo che, paradossalmente, la fermata estiva ai Frecciargento calabresi è stata concessa a Maratea, stazione peraltro ancora non attrezzata al meglio ad accogliere servizi del segmento delle Frecce. 
Indubbiamente, il tema delle Frecce non può che farci tornare ad un altro argomento che ci sta molto a cuore, ovvero il prolungamento fino a Reggio Calabria Centrale di un collegamento Frecciarossa tra Torino Porta Nuova e Salerno, che garantirebbe un tempo di percorrenza di circa 8 ore tra lo Stretto ed il capoluogo piemontese (circa 7 ore per Milano), con ovvia istituzione di fermata estiva a Scalea – Santa Domenica Talao. 
Relativamente invece alle fermata da istituire in modo fisso, riteniamo che entrambe le attuali coppie di Frecciabianca tra Reggio Calabria Centrale e Roma Termini debbano effettuare servizio a Scalea – Santa Domenica Talao per tutto l’anno. Tra l’altro, relativamente alle due coppie di Frecciabianca, auspichiamo una rapida trasformazione di esse in Frecciargento, con conseguente riduzione dei tempi di percorrenza di almeno un’ora, garantita dall’utilizzo di materiale rotabile politensione (ETR485 o ETR600), con assetto cassa attivo (ovvero il cosiddetto “‘pendolamento” che consente il mantenimento di velocità massime su linee non AV, superiori rispetto a quelle dei treni tradizionali) ed instradamento sulla linea AV/AC Roma – Napoli. In tal modo si garantirebbe un servizio Frecciargento più capillare rispetto alle due coppie già esistenti (che riteniamo debbano rimanere più rapide possibile), ma allo stesso tempo comunque molto più veloce degli attuali Frecciabianca. Condivisibile anche l’istituzione della fermata di Scalea-Santa Domenica Talao all’InterCity Notte 794/795 Reggio Calabria Centrale – Torino Porta Nuova, grazie anche alla traccia oraria decisamente extra-large di questo collegamento. 
Indubbiamente porteremo avanti queste proposte, sperando che il nuovo orario estivo di giugno, porti finalmente alla realizzazione di tantissime richieste ormai inevase da tempo, per tutti i territori jonici e tirrenici della nostra Calabria.

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