Ferrovie in Calabria incontra Vittorio Di Giacomo

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Giornata memorabile nella storia dell’Associazione Ferrovie in Calabria: nella mattinata di oggi, a Roma, abbiamo incontrato una vera e propria istituzione del collezionismo e della preservazione del patrimonio storico ferroviario italiano.
Ci riferiamo all’Ing. Vittorio Di Giacomo, personaggio sicuramente ben noto a tutti gli appassionati nazionali e non…ed in particolare a tutti i cultori della storia delle Ferrovie Calabro Lucane.
L’Ing. Di Giacomo, noto imprenditore edile romano (ed oggi anche azionista dell’impresa ferroviaria di trasporto merci “CFI”), alla fine degli anni ’70 fu infatti il protagonista di un eroico salvataggio di materiale rotabile FCL, tra cui la vaporiera FCL 358 (unica superstite del gruppo, assieme alla FCL 353), e le due Emmine M1c88 ed M1c90R. Il tutto proveniente, addirittura, dalla dismessa Ferrovia del Pollino. Ma la collezione annovera anche altre vaporiere (tra cui la R370 002 FS a cremagliera) varie vetture a terrazzini FCL, FCS (Ferrovie Complementari Sarde) ed FMS (Ferrovie Meridionali Sarde), oltre ad un discreto numero di carri merci a scartamento ridotto.
Parte di questi rotabili circolò per alcuni anni anche nel famoso circuito della Selva di Paliano, nei pressi di Colleferro.
Il nostro incontro, che già da tempo stavamo pianificando, oltre che per il piacere e l’onore di conoscere l’Ing. Di Giacomo e la sua collezione, è stato incentrato anche sulle nostre attività nel campo dei treni storici in collaborazione con Ferrovie della Calabria. Ed ovviamente la tematica non poteva che convergere sulle sorti della Ferrovia Silana. A tal proposito, abbiamo infatti illustrato all’Ing. Di Giacomo il nostro studio di fattibilità sul ripristino del servizio turistico tra Camigliatello e San Giovanni in Fiore, ricevendo anche importanti consigli su come concretizzare il progetto, attraverso l’inserimento dello stesso nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari.
L’Ing. Di Giacomo inoltre ci ha sottolineato l’importanza di integrare il prodotto “treno a vapore” con l’offerta turistica del territorio, fatta di strutture ricettive, eventi ed ovviamente…di tutto ciò che il Parco Nazionale della Sila può offrire con le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche.
Ma, ovviamente, non potevano mancare aneddoti ed esperienze vissute dallo stesso Di Giacomo su molte tratte delle Calabro Lucane, che nei primi anni ’70 erano ancora in esercizio o appena dismesse. Ricordi di Ferrovie Taurensi in piena attività, con treni degli studenti effettuati con trazione a vapore e carrozze a terrazzini (dove gli studenti sedevano addirittura sugli scalini delle vetture!), o la ben nota Emmina M1-37, che nel 1971 si trovava ancora ricoverata in ottime condizioni nella rimessa locomotive di Soverato. Dopo quasi 40 anni, la stessa automotrice sarebbe stata “liberata” dai rovi proprio da noi di Ferrovie in Calabria, alla stazione di Catanzaro Lido.
Al termine di un incontro che a tratti è stato anche molto emozionante, abbiamo inviato l’Ing. Di Giacomo alle nostre prossime iniziative in Calabria, regione dalla quale l’illustre appassionato manca ormai da anni, e che probabilmente tornerà a visitare molto presto…!

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