14 ottobre 2016: una giornata speciale… per una data speciale!

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Il 14 ottobre del 2006 tutto iniziava da questo post, in verità un po’ “sgangherato” e che sembra sbucare da un’epoca totalmente diversa, su un blog altrettanto improvvisato, ma che fino a due anni fa, con varie migliorie prima dell’inaugurazione del nuovo portale (www.ferrovieincalabria.it) il 14 ottobre 2014, ha diffuso conoscenza ed ha aperto gli occhi sulle tematiche dei trasporti calabresi, a migliaia e migliaia di nostri corregionali e non. Quello che quasi per scherzo iniziava 10 anni fa, ha portato Ferrovie in Calabria ad essere la più importante Associazione di riferimento nell’ambito del trasporto ferroviario nella nostra regione, ed ha contribuito a cambiare le coscienze dei cittadini ed anche il modo di fare politica dei trasporti in Calabria. Nonostante tutto.
Nonostante anni di totale chiusura della Regione Calabria, in cui a tutto si pensava tranne che a rilanciare il trasporto ferroviario (nè a salvaguardare quel poco che ancora avevamo), ma anche nonostante chi, per motivi sinceramente poco chiari, ha cercato di diffondere disfattismo e catastrofismo anche quando una minima inversione di tendenza c’è stata, e continua ad esserci (nonostante tutto). Questa inversione di tendenza, noi di Associazione Ferrovie in Calabria, da persone positive e propositive che non si arrendono da un decennio, vogliamo sostenerla, incentivarla, portarla a conoscenza dei cittadini calabresi, spronandoli a segnalare ciò che va corretto, senza personalismi e con obiettività.
Nelle prossime settimane pubblicheremo alcuni post rievocativi, che ci faranno ripercorrere gli eventi e gli obiettivi più importanti raggiunti dalla compagine di Ferrovie in Calabria, diventata Associazione Ferrovie in Calabria dal dicembre 2012 (in questo link si può visionare da chi è stata fondata e da chi oggi si compone), riportandoli direttamente dal nostro vecchio blog, e facendo comparazioni (a volte davvero impietose, purtroppo), tra lo stato del trasporto su rotaia calabrese di dieci anni fa e quello di oggi.
Con questo articolo, oltre alla doverosa premessa, vogliamo invece pubblicare un breve reportage della nostra giornata di festeggiamento, che si è tenuta giorno 14 mattina, presso l’Impianto di Manutenzione Corrente del materiale rotabile di Trenitalia, a Reggio Calabria. 
Una giornata speciale, resa possibile dalla disponibilità del Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, Piero Mannarino, ed ovviamente dall’Ing. Paolo Morabito, responsabile della Manutenzione oltre che di Ingegneria dei Processi e Programmazione di Trenitalia, che per un giorno è stato un ottimo cicerone, guidandoci all’interno degli impianti reggini. Un ringraziamento anche agli amici Francesco Graneri di Trenitalia (responsabile produzione personale di condotta della DPR Calabria) e Maurizio Sacco (responsabile compartimentale Protezione Aziendale Trenitalia).
La giornata è iniziata, ovviamente, con un viaggio in treno: abbiamo raggiunto Reggio Calabria da quasi ogni angolo della nostra regione, a bordo dei Regionali 3665 da Catanzaro Lido via Roccella Jonica, e 3740 da Cosenza via Paola-Lamezia Terme Centrale. Una volta riunito il gruppo alla stazione di Reggio Calabria Centrale, ovviamente non poteva mancare un nuovo brindisi (già, il secondo in pochi giorni, dopo i 100 anni della ferrovia Cosenza – Rogliano!) in stazione, con tanto di crostata per festeggiare anche il compleanno del nostro tesoriere Francesco Lazzaro, che per una curiosa coincidenza compie gli anni proprio il 14 ottobre.

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Terminato il momento goliardico e quello burocratico con la firma delle liberatorie inviateci da Trenitalia, ci avviamo quindi, accompagnati dal responsabile della Protezione Aziendale, verso il deposito locomotive – IMC, sito a meno di un km dalla stazione Centrale. E’ l’occasione per passare a dare un saluto ai veterani delle Ferrovie dello Stato, ovvero una lunga fila di locomotori E656, i famosi “Caimano”, ormai accantonati presso l’ex scalo merci, in attesa di demolizione: assieme a queste gloriose locomotive elettriche (comunque in parte ancora in servizio con treni ordinari merci, passeggeri e treni storici, nonostante i loro quasi 40 anni di età), troviamo accantonate anche le prime ALn668 serie 1000, le ALn668 serie 1700, alcuni ETR 450 (il primo glorioso Pendolino, di cui un complesso funzionante è stato preservato dalla Fondazione FS) e quel che rimane delle decisamente storiche ALe803. Tutto materiale ormai over-35…
Curiosissima la comparsa di un raro carro cisterna Vzkk risalente ai primi anni del ‘900, per trasporto di liquidi oleosi, anch’esso accantonato ma che speriamo di poter riuscire a far preservare dalla Fondazione FS, come rotabile di interesse storico.

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All’ingresso del deposito svolgiamo le prassi di rito, con consegna dei documenti e delle liberatorie, prima di iniziare la visita vera e propria agli impianti: veniamo quindi raggiunti dall’Ing. Morabito, che ci dota di pettorine ad alta visibilità e caschetti antinfortunistici…ed il tour ha inizio!
Prima tappa all’interno dell’officina, è stata una delle due postazioni in cui, attraverso una particolare apparecchiatura informatica (inventata e brevettata dalle Ferrovie dello Stato), viene effettuato il controllo degli impianti frenanti del materiale rotabile: “sotto torchio”, troviamo la D445 1001, capostipite di questo gruppo di locomotori diesel-elettrici delle FS, ancora oggi protagonista dell’unico (per adesso) servizio InterCity tra Reggio Calabria e Taranto via Jonica. Lo strumento, collegato alla condotta generale ed a quella principale del locomotore, simula praticamente l’azionamento del rubinetto del freno da parte del macchinista, generando un grafico pressione aria compressa/tempo, in cui vengono visualizzate eventuali anomalie nella tenuta dell’impianto frenante del locomotore.
La visita prosegue, e raggiungiamo il capannone all’interno del quale è alloggiato il moderno tornio in fossa (uno dei soltanto 8 presenti in tutta Italia), in cui vengono appunto tornite le ruote dei rotabili ferroviari senza rendere necessario lo smontaggio dell’intera sala dal carrello. In particolar modo, il tornio (gestito dalla Divisione Passeggeri Regionale) viene utilizzato in service anche dalla Divisione Passeggeri Long Haul per la tornitura delle ruote (ed il ripristino dei corretti valori dimensionali dei bordini) delle proprie carrozze. In particolar modo, sono quasi onnipresenti le carrozze tipo UIC-X a cuccette, bagagliaio e barellate utilizzate per i treni dei pellegrini organizzati dall’UNITALSI, affinchè abbiano sempre parametri ottimali per la circolazione sulle reti ferroviarie estere.
Questa mattina era presente una UIC-X a cuccette di seconda classe della serie 1982, ed abbiamo avuto il privilegio di visionare in tempo reale l’attività del tornio.
La terza tappa ci porta all’interno delle rimesse in cui viene effettuato il sollevamento, tramite cavalletti pneumatici, della cassa dei rotabili (ed eventualmente anche degli stessi comprensivi dei carrelli). Presenti in loco anche 16 cavalletti pneumatici nuovissimi, i numero e posizionamento adeguato al sollevamento manutentivo dei nuovissimi convogli elettrici ETR 425 Jazz, che speriamo possano fare la loro prima comparsa in Calabria al più presto.

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All’interno delle stesse rimesse, dove troviamo sollevata una vettura UIC-X del trasporto regionale sulla quale si stavano sostituendo, sui carrelli tipo Minden Deutz, le molle delle sospensioni primarie, si trova anche un particolare camminamento sopraelevato, che permette di accedere agli impieriali dei convogli elettrici ALe501-502 Minuetto (in sosta era presente l’unità 027), caratteristici per il posizionamento di gran parte delle apparecchiature elettriche proprio sul tetto. 
Un camminamento protetto particolare, poichè per accedere ad esso, è necessaria l’effettuazione di numerose procedure di sicurezza in sequenza, che portano alla disalimentazione della linea elettrica presente sul binario in cui si trova il convoglio da manutenere. Questa area è gestita in service dalla Alstom, la società costruttrice del Minuetto, che si occupa anche degli interventi di manutenzione di questa tipologia di convoglio. Una parentesi un po’ triste, è stata la visione di alcune rimorchiate delle vecchie elettromotrici ALe803, sulle quali si stava intervenendo per renderle atte al trasferimento via ferrovia dopo anni di accantonamento…per il loro ultimo viaggio verso Villa San Giovanni, al cantiere di demolizione rotabili installato presso Bolano. Anche per questo gruppo di elettromotrici, simbolo del trasporto pendolare che si rinnovava negli anni ’60, pare sia stato salvaguardato dalla demolizione un convoglio, in quanto di forte interesse storico.
L’ora di pranzo si avvicina, ma prima di avviarci verso la mensa del deposito locomotive, un piccolo ma graditissimo fuori programma ci trattiene per qualche minuto in più: grazie alla disponibilità dell’Ing. Franco Triulcio che ovviamente ringraziamo, è stato anche possibile visitare la sala operativa di Trenitalia, all’interno della quale viene coordinata la gestione del materiale rotabile e del personale, oltre che la circolazione dei treni in tempo pressochè reale, garantendo la possibilità di intervenire rapidamente, in coordinamento con il DCO di Rete Ferroviaria Italiana, in caso di criticità.
Sulla via del ritorno, ripassiamo dal settore trazione diesel, dove vengono montati/smontati i motori diesel e le componenti meccaniche delle automotrici ALn668 ed ALn663 (queste ultime in corso di adeguamento tecnologico, con l’installazione delle porte a comando elettrico e controllo elettronico, azionabili dal viaggiatore tramite pulsanteria). Incredibile anche l’avvistamento di una superstite sala motrice proveniente da uno storico locomotore elettrico E626. La nostra visita si conclude a pranzo: ovviamente, presso la mensa interna dell’IMC, gestita con professionalità ed attenzione, come del resto tutto l’impianto reggino di Trenitalia, che rappresenta un’eccellenza industriale della Calabria.

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I 10 anni di Ferrovie in Calabria non si potevano, quindi, trascorrere in modo migliore. Con questo breve reportage, speriamo di aver raggiunto ancora una volta lo scopo che ci prefiggiamo da quel lontano 14 ottobre 2006, ovvero quello di portare un po’ di cultura ferroviaria nelle case dei calabresi, non solo quelli appassionati o studiosi del settore, rendendoli partecipi di un mondo che, erroneamente, negli ultimi anni è stato allontanato dalla nostra vita di tutti i giorni. E’ altrettanto vero anche che, sempre con grave pregiudizio, il mondo ferroviario calabrese è stato sempre dipinto come inefficiente ed arretrato: l’esempio dell’Impianto di Manutenzione Corrente reggino (così come del resto lo stabilimento Hitachi ex AnsaldoBreda, sempre a Reggio Calabria) rappresenta esattamente l’opposto, in quanto esempio di efficienza e produttività forse unico in Calabria.

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