Catanzaro, S.Antonio ed i ferrovieri: la rinascita di una tradizione!

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Rinascita non sicuramente dalle “ceneri”, ma da un evento comunque ben consolidato e vissuto da centinaia di catanzaresi da decenni. Ci riferiamo alla storica festa di S.Antonio dei Ferrovieri, un evento unico in tutta Italia e di grande impatto emotivo per tutti coloro che partecipano, che ogni anno si tiene nelle aree ferroviarie FS di Catanzaro Lido il 13 giugno, in onore, appunto, di S.Antonio di Padova. 
Una devozione in realtà esistente da secoli, ma che si è cementata nel cuore degli abitanti di Catanzaro, dopo il vero e proprio miracolo avvenuto il 22 agosto 1943, quando gli aerei Alleati bombardarono a tappeto il Deposito Locomotive di Catanzaro Lido. All’interno di esso, qualche settimana prima, era stata posta dai ferrovieri una statuina di S.Antonio, proprio a protezione dell’impianto e dei lavoratori continuamente bersagliati da bombe e mitragliamenti. 
In quel lontano giorno di ben 74 anni fa, del Deposito Locomotive non rimase nulla, ma miracolosamente tutti i ferrovieri si salvarono, tranne purtroppo uno, Tommaso Leone, rifugiatosi all’interno della caldaia di una locomotiva a vapore colpita in pieno da una bomba. Lo stupore divenne poi assoluta devozione tramandata nei decenni, quando tra le macerie l’unico oggetto integro che venne ritrovato, fu proprio la statuina di S.Antonio.
Da allora, ogni anno, la statua viene caricata a bordo di un’automotrice, con tanto di fedeli e sacerdoti, e trasportata dal Deposito Locomotive alla stazione fino all’ONMO (Officina Nazionale Macchine d’Opera), aggiuntasi dalla fine degli anni ’70. Una vera e propria processione ferroviaria, organizzata dal  accompagnata da brevi celebrazioni e benedizioni sia a bordo del convoglio che nelle varie aree ferroviarie raggiunte dal convoglio.

Il 2017, sulla scia di una generale rinascita e rilancio del trasporto ferroviario in Calabria, anche questa bellissima iniziativa alla quale non potevamo ovviamente mancare, ha avuto un “revamping” (per rimanere in tema ferroviario!), grazie al contributo dell’attivissimo Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, affiancatosi al Comitato per le celebrazioni di S.Antonio. Il DLF ha infatti coinvolto la Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia e la Protezione Aziendale, garantendo maggiore sicurezza ai visitatori, tutti registrati all’ingresso dell’impianto e dotati di pass, che hanno raggiunto il treno commemorativo all’interno del Deposito Locomotive (oggi Officina Manutenzione Corrente)…e soprattutto, per la prima volta, il convoglio che ha ospitato la statua di S.Antonio è stato un ATR 220 Swing, in particolare l’unità 039, recentemente consegnata alla Divisione Passeggeri Regionale della Calabria. Dalla Littorina ALn556, alla ALn772, passando per le ALn668 e le ALn663 e terminando con lo Swing, accolto anche dai fuochi d’artificio al suo ritorno in deposito con la statua del Santo a bordo: una grande emozione ripercorrere la storia (tra l’altro ricordata con una bellissima mostra fotografica allestita proprio nel Deposito Locomotive), con la soddisfazione di poter dire che la Ferrovia Jonica guarda ad un futuro finalmente positivo, senza dimenticare il proprio secolare passato. E se oggi un futuro di prosperità per la “Ferrovia della Magna Grecia” si sta affacciando, ci piace pensare che oltre alle tante associazioni, alla politica ed ovviamente ad RFI e Trenitalia, è anche grazie ad un piccolo “aiutino divino” di S.Antonio da Padova, il Santo Ferroviere honoris causa. E’ proprio il caso di dire…aiutati che Dio ti aiuta!

Di seguito una testimonianza della nostra associata Maria Palazzo, in occasione della sua visita alla mostra fotografica allestita all’interno del Deposito Locomotive:

La straordinaria mostra fotografica, in onore del Santo dei Miracoli.
“Troneggia” nelle foto, fra gli altri personaggi noti dell’epoca, l’alta e imponente figura del Vescovo Fares, che mia madre, Presidente dell’Azione Cattolica di Serra S. Bruno, metà e fine anni ’50, conosceva personalmente e di cui mi parlava sempre, raccontandomi del suo gran fervore religioso. Ero una ragazzina, quando lo conobbi, ormai anziano e malato: i miei portarono me e mio fratello, a Catanzaro, a conoscerlo, alla fine degli anni. ’70, poco prima del suo ritiro. Una figura che mi è rimasta impressa, come le sue grandi mani bianche e il suo sorriso.
Oggi, vederlo nelle foto, alcuni anni prima che io nascessi, esattamente per come lo descriveva mia madre, mi ha dato una profonda emozione.
Giorno speciale, quello di oggi, dedicato al Santo e al ricordo di quel terribile bombardamento, che ha salvato la sua effigie, ma anche un giorno speciale per i ricordi della nostra Storia.
ASSOCIAZIONE FERROVIE IN CALABRIA è anche questo.

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