Lamezia Terme: ristrutturata la storica vaporiera 740 287

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Dopo lunghi anni di abbandono, l’oblio si è finalmente fermato: grazie all’impegno della Giunta Comunale di Lamezia Terme e dei volontari del locale Dopolavoro Ferroviario, è tornata agli antichi splendori la vaporiera 740 287, che dal 1988 è monumentata in un’area pubblica di via Calleri, a poche centinaia di metri dalla stazione RFI di Lamezia Terme Centrale. Un’iniziativa fortemente voluta dal sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, che nella mattinata di ieri ha presenziato all’evento di inaugurazione della bella locomotiva, assieme all’assessore ai lavori pubblici Rosario Piccioni, ed al consigliere comunale Teresa Benincasa. Non è mancata l’Associazione “La Vaporiera Calabria Express” nella persona del presidente Nicola Morabito, che per anni ha gestito con passione il patrimonio ferroviario storico calabrese, assieme al Presidente del Dopolavoro Ferroviario di Reggio Calabria, Franco De Marco. La piccola conferenza di presentazione all’aperto, al cospetto della vaporiera, è stata aperta dal Presidente del Dopolavoro Ferroviario di Lamezia Terme, Luciano Chirico, che assieme ad altri ferrovieri in pensione, accorsi all’inaugurazione, con commozione ha ricordato tante vicende storiche legate alla storia ferroviaria e dei ferrovieri di Lamezia Terme: un comune che nella giornata di ieri, ha rafforzato quell’identità ferroviaria che negli anni non ha comunque mai perduto. Dai tempi della costruzione della ferrovia Tirrenica meridonale (arrivata a Lamezia Terme nel 1894), con la stazione di Sant’Eufemia Biforcazione, fino all’odierna Lamezia Terme Centrale, stazione che sta subendo una profonda trasformazione per adeguarla ai moderni standard di traffico ferroviario, attraverso la rimodulazione del piano dei binari. Ma non dimentichiamo, come abbiamo fatto notare noi di Ferrovie in Calabria durante il nostro intervento, la valenza strategica che rappresenta Lamezia Terme, per la mobilità di una larga fetta di territorio calabrese: la presenza di un punto di interscambio con i servizi ferroviari a lunga percorrenza presso la stazione di Lamezia Terme Centrale, e non di meno la presenza dell’aeroporto internazionale, rende di assoluta necessità il potenziamento della tratta ferroviaria Lamezia Terme Centrale – Catanzaro Lido, senza trascurare l’attraversamento cittadino presso Nicastro e Sambiase, e la costruzione di una bretella ferroviaria di collegamento diretto tra la stazione Centrale e l’aeroporto. 
Perciò, l’inaugurazione della nuovamente splendente vaporiera, come ha tra l’altro sottolineato il Sindaco Gianni Speranza, rappresenta un punto di ripartenza sia per l’urbanistica del comune di Lamezia Terme (nei prossimi mesi verranno infatti valutate nuove opere di abbellimento anti-degrado nel territorio di S.Eufemia e nelle aree limitrofe alla locomotiva), e sia per quanto riguarda, appunto, l’identità ferroviaria lametina. 
In conclusione, comunichiamo che durante l’inaugurazione, l’Assessore Piccioni, ha annunciato che tramite delibera comunale è stata approvata la proposta di Ferrovie in Calabria, portata avanti dal nostro associato Domenico Palazzo, relativa all’intitolazione alle 28 vittime dell’incidente ferroviario del 21 novembre 1980, del piazzale in cui si trova monumentata la locomotiva. Un incidente purtroppo dimenticato, avvenuto tra le stazioni di Curinga ed Eccellente, in quanto “sostituito” due giorni dopo (23 novembre 1980), da un’altrettanto grave tragedia italiana, e cioè il terremoto dell’Irpinia. Il disastro ferroviario avvenne a causa dello spezzamento di un treno merci diretto a sud, che perse una ventina di carri tra le stazioni di Curinga ed Eccellente. Pochi minuti dopo, la colonna di carri venne investita dall’Espresso 587 diretto a Siracusa, le cui prime carrozze sviarono assieme al locomotore ed i primi carri colpiti, invadendo l’adiacente binario pari. Dopo pochi istanti, purtroppo, il materiale deragliato veniva investito dal corrispondente Espresso 588 diretto a Roma Termini, e proprio qui si consumò la maggiore perdita di vite umane. 
Un incidente dimenticato, che grazie alla nostra proposta e soprattutto alla sensibilità del comune di Lamezia Terme, non sarà più tale.

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