Carpanzano: un’esperienza tra storia…e binari!

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Quella di ieri è stata probabilmente una delle più belle iniziative alle quali ha partecipato l’Associazione Ferrovie in Calabria. Come avevamo infatti anticipato nei giorni scorsi, abbiamo accettato con grande piacere l’invito della Pro-Loco e dell’Amministrazione Comunale di Carpanzano, a partecipare ad una visita guidata del bellissimo centro storico del Savuto, con successivo dibattito sulle tematiche legate alla mobilità. Con particolare riferimento, ovviamente, alle travagliate vicende della ferrovia Catanzaro – Cosenza che, come ben noto, ormai da oltre un quinquennio è interrotta da Marzi fino a Soveria Mannelli (fino al 2012 era attiva anche da Soveria Mannelli a Colosimi), tratta che interessa ovviamente anche il comune di Carpanzano.
Ma visto che il gentilissimo e preparato Presidente della Pro-Loco, Luigi Ponterio, assieme al nostro amico capogestione di Ferrovie della Calabria Pasquale Fabiano, ci hanno fatto conoscere i luoghi storici e gli aneddoti del comune più antico della provincia di Cosenza… prima di discutere di ferrovia, riassumiamo brevemente l’arrivo a Carpanzano e la visita guidata.
L’appuntamento tra gli associati era allo svincolo dell’A3 di Rogliano, sito a poca distanza dalla stazione di Piano Lago. Qui per fortuna i treni circolano regolarmente (trattasi della tratta Cosenza – Rogliano – Marzi), ed una rapida visita alla stazione ci ha fatto incontrare fortuitamente, a bordo dell’automotrice M2.232, i nostri amici macchinista e capotreno Stefano Zumpano e Gaetano Lisco! Tempo di un saluto, e ci avviamo in auto verso Carpanzano sulla SS 19, attraversando Rogliano e Marzi e “scavalcando” il fiume Savuto. 

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In circa mezz’ora ci troviamo quindi nella bellissima piazza di Carpanzano, dove ad attenderci troviamo il Presidente della Pro-Loco assieme ad un nutrito gruppo di soci ed il nostro amico Pasquale: inizia quindi da qui la bella visita guidata. In piazza si trova il fulcro della devozione carpanzanese, ovvero il Santuario della Madonna della Grazia, all’interno del quale si trova, oltre ad una bellissima ed antica statua modellata da un artigiano di Scigliano, il famoso quadro achiropita (ovvero dipinto da mando divina) della Madonna. Sotto il portico del Santuario, inoltre, sostò nel 1535 l’imperatore Carlo V, di ritorno dalla Tunisia alla Spagna via terra: si narra che sedette sul famoso “sedile” sito sotto il portico, dove i nobili si riunivano per decidere importanti questioni sociali. 
La nostra visita procede, e Luigi ci fa notare la notevole quantità di palazzi nobiliari presenti (in totale ben 14), nonostante il centro abitato non sia mai stato enorme: probabilmente però, una certa ricchezza e posizione strategica del comune, derivava dal suo attraversamento da parte della Via Popilia, rimasta chiaramente in uso anche in epoca post-romana, permettendo di attraversare il Savuto grazie al “Ponte delle Fratte”. Lo stesso cognome Ponterio del Presidente della Pro-Loco, deriva dall’unione di “ponte+rio”, visto che i suoi antenati in epoca medievale riscuotevano una sorta di “tassa” per l’attraversamento del ponte!
Ma sono stati tanti altri i luoghi che abbiamo visitato, oltre ai bellissimi scorci del centro storico (associati ad ottime degustazioni di vini e salumi locali), partendo dal convento all’interno del quale si trova un bellissimo altare ligneo, passando per “u curtigliu”, ovvero l’antica caserma dei Mantovani, famiglia lasciata a Carpanzano da Carlo V, finendo alla ex chiesa di S.Pietro, oggi sede di museo comunale. Per maggiori informazioni sui luoghi da visitare a Carpanzano, consigliamo comunque di visitare il sito della Pro-Loco, www.prolococarpanzano.it . 

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Arriviamo quindi al piccolo convegno, al quale hanno partecipato circa 40 persone, non prima però di ricevere una graditissima sorpresa, all’interno della sede della Pro-Loco! Il Presidente Luigi Ponterio, infatti, ci ha consegnato un attestato di merito su pergamena, per l’impegno dell’Associazione Ferrovie in Calabria sulle tematiche della mobilità nel territorio del Savuto! Un momento davvero emozionante, seguito dal taglio della torta con tanto di treno a vapore “mangiabile”! 
Ci si sposta quindi, a poca distanza, all’interno della sala consiliare del comune, dove ci raggiunge anche il bravissimo sindaco, Giuseppe Vigliaturo. Dopo i saluti istituzionali, il sindaco ha fatto un excursus generale sulle tematiche che riguardano la mobilità della provincia di Cosenza, toccando anche l’argomento relativo al nuovo orario regionale che ha penalizzato sulla tratta Paola – Cosenza, gli arrivi dei pendolari al mattino presto, con un enorme buco di due ore tra le 5.49 e le 7.49, per fortuna in via di risoluzione. Ma chiaramente, la discussione non poteva non vertere su un altro argomento che sta a cuore, in un modo o nell’altro, al territorio: la metropolitana di Cosenza, e l’elettrificazione della Cosenza – Rogliano, nell’ottica di un ripristino integrale della linea Cosenza – Catanzaro. Allo stato attuale, infatti, il comune di Carpanzano si trova molto spesso a vivere situazioni di disagio paradossale con i bus sostitutivi di Ferrovie della Calabria ormai obsoleti, spesso in ritardo, quando non del tutto soppressi senza preavviso, rendendo così più conveniente l’utilizzo del mezzo privato, pur con tutti i rischi del caso…specie nella stagione fredda. 

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Al Sindaco ha fatto quindi eco il Presidente della Pro-Loco, che ha raccontato la propria esperienza di viaggio tra Roma e Rogliano (dove si è fatto andare a prendere in auto per raggiungere Carpanzano…), durante il quale si è ritrovato praticamente a piedi alla stazione di Cosenza Vaglio Lise, visto che il treno di Ferrovie della Calabria è partito cinque minuti prima dell’arrivo di quello di Trenitalia da Paola. Una mancanza di integrazioni, non solo tariffarie ma semplicemente di orario, che da anni affligge in realtà tutta la Calabria. E qui Pasquale Fabiano, durante la sua bella ricostruzione storica della ferrovia Catanzaro – Cosenza, ha ricordato che ai tempi delle Ferrovie Calabro Lucane era possibile acquistare biglietti cumulativi per percorsi da/per la rete FS. Un biglietto Milano Centrale – Carpanzano, per esempio, non era quindi un’utopia! 
Durante il nostro intervento, invece, ricollegandoci al discorso globale sul TPL del Sindaco, abbiamo puntualizzato che, partecipando al tavolo tecnico con Regionale Calabria e Trenitalia, stiamo dando un contributo al miglioramento degli orari ferroviari regionali, spronando l’amministrazione regionale, ed in particolare l’Assessore al ramo Roberto Musmanno, ad istituire anche un parallelo tavolo tecnico relativo ai servizi su ferro e su gomma di Ferrovie della Calabria, che necessitano di notevoli rimodulazioni. 
Nello specifico, per quanto riguarda la questione della ferrovia Catanzaro – Cosenza interrotta, abbiamo comunicato quanto riferito dall’Assessore Musmanno, ovvero lo stanziamento di 300 milioni di Euro da parte dello Stato, destinati alla Regione Calabria per la messa in sicurezza delle principali criticità legate al dissesto idrogeologico. Di questi 300 milioni, 10 di essi verranno destinati all’opera prioritaria per la regione, vale a dire il ripristino della tratta Marzi-Soveria Mannelli, con messa in sicurezza delle frane di Carpanzano e Scigliano, ed ovviamente della sede ferroviaria ormai in stato di abbandono da anni. Parallelamente a ciò, esiste uno studio di fattibilità sulla velocizzazione della linea che però, in realtà, a nostro parere rischierebbe di tagliare fuori alcuni piccoli centri, in caso di costruzione di importanti varianti. Probabilmente, una totale messa in sicurezza del territorio su cui si snoda l’attuale linea, unito all’istituzione di servizi veloci tra Catanzaro e Cosenza (con fermate solo a Soveria Mannelli e Rogliano), in affiancamento a quelli tradizionali con tutte le fermate, potrebbe portare ad una riduzione dei tempi di percorrenza di oltre un’ora… rendendo così competitivo il treno tra i due capoluoghi anche sull’attuale infrastruttura.
Per quanto riguarda invece Carpanzano in sé, vista la bellissima accoglienza e soprattutto le bellezze di un centro storico che è un vero e proprio gioiello, abbiamo dato la nostra disponibilità ad organizzare un treno speciale, anche effettuato con automotrici diesel storiche (visto che, ad esempio, le M2.200 Breda sono considerabili tali), non appena la linea tornerà ad essere percorribile… in primis, chiaramente, per ricollegare questo centro di 250 abitanti con Rogliano, Cosenza e ovviamente anche Soveria Mannelli e Catanzaro… e tutti i piccoli e medi centri attraversati da questa ferrovia.
Non è una scommessa, ma una certezza. Carpanzano attende solo che un metaforico segnale ferroviario cambi aspetto da rosso a verde, e dia il via libera al ritorno dei treni nella Valle del Savuto!

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