Lunga percorrenza Jonica: proposte per un rilancio duraturo

Dal 15 giugno 2013, la ferrovia Jonica da Reggio Calabria a Taranto, è tornata ad essere percorsa da un servizio InterCity, dopo oltre due anni di totale assenza di collegamenti a lunga percorrenza sull’intera tratta.
Come gran parte dei nostri lettori sarà a conoscenza, però, l’InterCity 562/559 Reggio Calabria Centrale – Taranto e viceversa, è un InterCity soltanto sui quadri orario, e non di meno, ovviamente, nel costo dei biglietti. Abbiamo più volte discusso sulle motivazioni dell’anomalia dell’InterCity jonico, effettuato con materiale rotabile del trasporto Regionale. Per approfondire, consigliamo la lettura di questo post.
In questi ultimi giorni, si sta discutendo sulla possibilità che dal prossimo 15 settembre, un nuovo “falso” InterCity vada ad affiancare il Reggio Calabria Centrale – Taranto, nel tratto Reggio Calabria Centrale – Catanzaro Lido – Sibari – Paola. Il nuovo collegamento studiato dal Ministero dei Trasporti, e che verrebbe economicamente sostenuto dallo stesso, andrebbe a servire il versante Jonico, in coincidenza a Paola con il treno InterCity Notte 1956 Palermo/Siracusa – Roma Termini (che ovviamente andrebbe ad acquisire la fermata nel nodo calabrese). In senso opposto, invece, il nuovo InterCity “jonico”, partirebbe da Paola subito dopo l’arrivo dell’InterCity 1959 da Roma Termini e diretto a Palermo/Siracusa, che anche in questo caso andrebbe ad acquisire la fermata nell’importante scalo calabrese.
Senza dubbio è ammirevole l’intenzione di garantire un collegamento “semi-diretto” tra il versante Jonico e la Capitale, che oggi è divenuta un hub fondamentale per l’interscambio con la rete ad Alta Velocità, assieme a Salerno e Napoli Centrale. Il problema però è sempre lo stesso: le buone intenzioni non bastano, ed anzi rischiano di rivelarsi i soliti “contentini politici” che tornano decisamente poco utili ai cittadini del versante jonico calabrese. Un itinerario del genere, da Reggio Calabria a Paola passando per la Jonica, rende di scarsa appetibilità tale servizio, nello specifico nel tratto compreso tra Reggio Calabria e Catanzaro Lido, dove l’hub di riferimento è Lamezia Terme Centrale. Anche con traccia oraria rapida, sarebbe impensabile andare da Locri a Roma Termini passando addirittura da Sibari…e come se non bastasse, addirittura cambiare treno in piena notte a Paola!

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Il bus rappresenterebbe ancora una volta la scelta primaria per l’utenza jonica, sia per quanto riguarda le tariffe (un biglietto InterCity Locri – Roma Termini via Sibari – Paola costerebbe molto di più di un biglietto InterCity Locri – Roma Termini via Lamezia Terme!), che ovviamente per quanto riguarda i tempi di percorrenza e l’assenza di cambi di vettore lungo il percorso.
L’eliminazione della rottura di carico a Paola, a seguito dell’installazione dei sistemi di lateralizzazione porte sulle locomotive D445, in modo tale da renderle utilizzabili con il materiale rotabile InterCity/Notte, sarebbe sicuramente un valore aggiunto all’eventuale nuovo treno “jonico”.
Sarebbe interessante la possibilità di attrezzare un piccolo contingente di carrozze UIC-X “T4 Comfort” ed UIC-X “Giubileo” con posti a sedere, con gli impianti di lateralizzazione presenti sulle carrozze UIC-X del Trasporto Regionale, comandati da condotta a 78 poli, compatibile con i locomotori diesel D445. Un sistema elettronico, o magari anche un semplice interruttore/deviatore, servirebbe per “separare” su tali vetture i due sistemi di lateralizzazione delle porte delle carrozze. Nel percorso in trazione diesel con locomotore D445, si utilizzerebbe quello tradizionale con condotta a 78 poli, mentre una volta in trazione elettrica, dopo il cambio del locomotore, si passerebbe alla lateralizzazione “Pax” comandata da condotta a 18 poli, compatibile con i locomotive E402A, E402B, E403, E444R ed E656 della Divisione Passeggeri di Trenitalia.
In ogni caso, noi di Ferrovie in Calabria non siamo rimasti con le mani in mano, e riteniamo che qualora ci fossero finalmente reali possibilità di utilizzo delle locomotive diesel D445 con le carrozze UIC-X, UIC-Z e WL del trasporto a lunga percorrenza, sarebbe necessario studiare diversamente un eventuale servizio a lunga percorrenza Jonica – Roma.
Sicuramente, il primo passo sarebbe quello di tornare a separare i due bacini d’utenza jonici “nord” e “sud”. Il primo viene identificato nel tratto Catanzaro Lido – Crotone – Sibari – Metaponto – Battipaglia, il secondo nel tratto Reggio Calabria Centrale – Roccella Jonica – Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale.
Perciò, due nuovi InterCity Notte (studiati dal nostro Luca Pisconti, per il momento con tracce orarie indicative), totalmente indipendenti tra di loro, tornerebbero a servire in modo accettabile ed al passo con i tempi l’intero versante jonico calabrese ed in parte anche lucano.
Avviando la nostra descrizione dalla “Jonica Sud”, la prima coppia di treni sarebbe la seguente:

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Il percorso e la traccia oraria riprenderebbe perciò, a grandi linee, il rimpianto Espresso 890/893. Il nostro InterCityNotte 792/793, dopo aver effettuato l’inversione del locomotore a Catanzaro Lido, si aggancerebbe a Lamezia Terme Centrale con l’attuale InterCity Notte 794/795, che ad oggi è un Reggio Calabria Centrale – Torino Porta Nuova, con traccia oraria di circa 20 ore, assolutamente inaccettabile nel 2014. Noi di Ferrovie in Calabria riteniamo sia più utile attestarlo a Roma Termini (in coincidenza con servizi AV da/per il Nord Italia, nello specifico da/per Torino Porta Nuova via Milano P.G.), e con i fondi risparmiati dalla limitazione del convoglio nella Capitale, si riuscirebbero a coprire i costi di istituzione sezione Jonica…che andrebbero inoltre ad unirsi alla ovvia soppressione del servizio bus LP794/795 che oggi, in coincidenza all’omonimo InterCity Notte, collega Lamezia Terme Centrale con il versante Jonico sud. In basso, la traccia oraria e la composizione della coppia di ICN Reggio Calabria Centrale – Roma Termini, che a Lamezia Terme Centrale verrebbe implementata con le vetture provenienti da Reggio Calabria via Roccella/Catanzaro.

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Jonica Nord: in questo caso, il nuovo collegamento studiato, sarebbe completamente indipendente da altri treni. Non sarebbe, perciò, una “antenna”. Si partirebbe da Catanzaro Lido, seguendo l’itinerario Crotone – Sibari – Metaponto – Battipaglia – Roma Termini: a Metaponto, avverrebbe la “magia”! Nell’importante stazione di diramazione, non essendo, purtroppo, al momento presenziata da manovratori (a differenza di Catanzaro Lido e Lamezia Terme Centrale), sarebbe necessario un piccolo escamotage per aggirare la problematica, e garantire il cambio del locomotore del nuovo treno InterCity Notte.
Il nostro convoglio proveniente da Catanzaro Lido, arriverebbe a Metaponto con la locomotiva D445 rivolta verso Taranto. Precedentemente, da Taranto, viene inviata la locomotiva elettrica come “LIS” (locomotiva isolata), con a bordo macchinisti e manovratore. Una volta effettuato il cambio macchina (ed ovvia inversione di senso), il manovratore rientrerebbe a Taranto, assieme ai macchinisti provenienti dalla Jonica, con il locomotore D445 isolato.
Al mattino, l’operazione si ripeterebbe all’inverso: la D445 arriva isolata da Taranto con macchinisti e manovratore, viene attestata al convoglio diretto a Catanzaro Lido e giunto a Metaponto da Roma Termini, e subito dopo aver effettuato tali operazioni, il manovratore rientra a Taranto con il locomotore elettrico (ed i macchinisti) giunto da Roma.
Ecco le tracce orarie indicative della coppia di treni:

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Anche in questo caso, arrivi e partenza da Roma Termini, sono legati agli stessi due collegamenti Frecciarossa da e per Torino Porta Nuova utilizzabili con la coppia di treni ICN794/795 – 792/793 che percorrerebbero la Jonica Sud e la fascia tirrenica calabrese (con itinerario via Tropea). Entrambi i convogli “jonici”, sarebbero composti da vetture UIC-X Giubileo con posti a sedere, carrozze cuccette T4 Comfort ed una letto MU.

Concludiamo il post sottolineando che entrambi i treni, dal versante Jonico, avrebbero tempi di percorrenza compresi tra le 10 ore e trenta minuti, calcolati dai capilinea, dove ovviamente l’appetibilità di tali servizi sarebbe minima (Reggio Calabria si servirebbe dell’ICN 794/795 via Tirrenica, e Catanzaro Lido del 792/793 via Lamezia Terme). Nei tratti intermedi, ecco quali sarebbero alcuni esempi di tempi di percorrenza, facilmente intuibili dalle tracce orarie pubblicate:

-Locri – Roma Termini (ICN 792): 9 ore e 16 minuti;

-Catanzaro Lido – Roma Termini (ICN 792): 8 ore;

-Crotone – Roma Termini (ICN 760): 9 ore e 27 minuti;

-Trebisacce – Roma Termini (ICN 760): 6 ore e 43 minuti.

Invitiamo i nostri lettori a riflettere: quanto tempo impiegherebbe un povero viaggiatore, magari da Roccella Jonica, per raggiungere Roma Termini con il probabile “nuovo” InterCity per Paola via Catanzaro Lido – Sibari, con tanto di rottura di carico all’una di notte in senso sud-nord, ed alle quattro del mattino in senso nord-sud? O forse si tenta, per l’ennesima volta, di istituire servizi poco appetibili, per poi giustificarne la soppressione con la scusa della solita “scarsa frequentazione” dei treni sulla linea Jonica?
L’Associazione Ferrovie in Calabria si impegnerà a promuovere la proposta di ripristino dei collegamenti da/per Roma Termini, in contemporanea a quella di rimodulazione dell’attuale servizio ferroviario regionale jonico: nelle prossime settimane torneremo ad approfondire il tema “lunga percorrenza”, con uno studio delle tracce orarie e dei servizi maggiormente dettagliato.

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