Maltempo in Calabria: bloccato treno sulla Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale causa nubifragio

Coincidenze meteorologiche? Chissà: forse già in pochi ricorderanno il disastroso crollo del ponte ferroviario di Marcellinara, il 23 novembre 2011, che causò un’interruzione della ferrovia Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale per ben due anni, fino all’aprile del 2013, in seguito all’attivazione di un ponte provvisorio in ferro, sul quale ancora circolano i treni dell’importante tratta ferroviaria di collegamento Jonio-Tirreno, tra il Capoluogo di Regione e l’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme. 
A otto anni praticamente esatti, 24 novembre 2019, una nuova – seppur per fortuna meno grave – criticità si è verificata a pochi km dal punto in cui crollava il ponte ferroviario, in una zona ad altissimo rischio idrogeologico: attorno alle 12.15, infatti, il treno Regionale 22777 Lamezia Terme Centrale – Catanzaro Lido, rimaneva bloccato all’interno della galleria “Marcellinara”, a causa dell’allagamento della sede ferroviaria provocato dai fortissimi nubifragi che in queste ore si stanno abbattendo sul territorio del catanzarese. Per fortuna non si sono registrati feriti o criticità gravi di alcun genere a bordo del convoglio, effettuato dall’automotrice ALn663 1157, nonostante sia stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per il recupero di viaggiatori e personale ferroviario. E’ stato infatti tentato un recupero dell’intera automotrice con locomotori di soccorso sia lato Lamezia Terme che lato Catanzaro Lido, ma invano, a causa della presenza di detriti lungo la sede ferroviaria. Solo successivamente, grazie alla cooperazione tra Vigili del Fuoco, Trenitalia ed RFI, si è riusciti a trasbordare i viaggiatori a bordo di un altro convoglio, in direzione Catanzaro Lido.

Purtroppo la stessa galleria, così come tutto il tratto di linea compreso tra le stazioni di Marcellinara e Feroleto Antico-Pianopoli, è storicamente interessato da eventi alluvionali, sia a causa della particolare orografia del territorio e dai fenomeni meteo sempre più estremi, ma anche dall’incuria e soprattutto dall’abusivismo anche a grandi distanze dalla linea ferroviaria. E’ infatti necessario ricordare che il crollo del ponte ferroviario, nel 2011, avvenne a causa della presenza di una cava di sabbia abusiva, che ha modificato l’assetto idrogeologico del torrente limitrofo, provocando l’anno precedente il crollo del ponte stradale (2010), seguito l’anno successivo da quello ferroviario. Situazione identica (cava non regolamentata) era presente, ad esempio, nei pressi dell’imbocco lato Lamezia Terme della Galleria del Sansinato, dismessa nel 2008, e non sono rare anche discariche abusive che modificano il regolare deflusso delle acque meteoriche che, puntualmente, vanno a danneggiare le infrastrutture ferroviarie e stradali ricadenti nel territorio. E’ facile provare a cercare un unico capro espiatorio: in questi casi, purtroppo, ogni intervento di mitigazione idrogeologica nei pressi della sede ferroviaria risulta vano, se il territorio circostante è caratterizzato da abbandono ed abusivismo al quale nessuno, a quanto pare, sembra riuscire a porre un freno.

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