Riace: storici ritrovamenti lungo la SS106…

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No, non si tratta di altri due Bronzi, o dei probabili accessori che, in origine, dovevano indossare le due mitiche statue ritrovate a Riace più di 40 anni fa. 
Si tratta invece di ritrovamenti storico-ferroviari, ovviamente, riuniti in un – per ora – piccolo museo sito nei pressi della stazione di servizio Esso di Riace, lungo la SS106, a sud della stazione ferroviaria: un’impresa che fa grande onore al nostro amico Emilio Timpano, autore del museo e Presidente dell’Associazione culturale “Il Trenino”, che ha ridato lustro ferroviario ad un centro abitato jonico che, assieme a tante altre località, da anni ha purtroppo perso gran parte dell’offerta ferroviaria. Stazioni diventate non-luoghi, delle quali le nuovissime generazioni, forse, non ne conoscono neppure l’esistenza. 
Squillace, Montepaone-Montauro, S.Andrea Jonio, Badolato, S.Caterina Jonio, Guardavalle e Caulonia, assieme a Riace, sono quelle stazioni ferroviarie fino a 10 anni fa frequentatissime, che sono state gradualmente “abbandonate” da Trenitalia, ovviamente su incomprensibile richiesta della Regione Calabria. Nel 2004, infatti, la maggior parte dei treni Regionali tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria Centrale e vv, ha iniziato a fermare soltanto a Soverato e Monasterace nel tratto Catanzaro Lido – Roccella J., lasciando ai centri sopracitati soltato un magro servizio di treni Roccella Jonica – Catanzaro Lido (fino al 2009 in verità un po’ più nutrito, con corse anche su Lamezia Terme Centrale), andato via via sempre più a diminuire, mentre nel contempo aumentavano sempre di più le corse su gomma svolte da autolinee private…ovviamente sovvenzionate dalla Regione Calabria.
Ma oltre il danno, anche la beffa: dal 2004 nei giorni festivi (non essendoci servizio di bus), tutti i treni fermano anche in queste piccole stazioni, cosa che accade ancora oggi. In pratica la Calabria è l’unica regione che, al posto del bus sostitutivo…ha il “treno sostitutivo”, quando non c’è il bus!

Ma il nostro Emilio, grazie alla sua passione ed alla sua creatività che stupisce ogni giorno di più, ha deciso di rilanciare culturalmente la ferrovia nella sua Riace, organizzando anche piccole gite scolastiche per far visitare il bellissimo museo fermodellistico ed oggettistico da lui creato.

Sicuramente quello che più colpisce, è l’enorme plastico ancora in evoluzione, che sprigiona in ogni angolo quell’aria di “altri tempi”, essendo totalmente costituito da armamento Lima e Rivarossi, ed anche i trenini in scala H0 che lo percorrono, sono in molti casi pezzi assolutamente storici, meticolosamente recuperati e restaurati da Emilio. Ovviamente gestione tutta analogica! 
Incredibile anche il paesaggio, al 90% autocostruito. Dagli alberi fatti di fil di ferro e piumini raccogli-polvere, finendo alle casette in cartoncino (alcune delle quali sponsorizzate da reali negozi di Riace e Monasterace!!), alle siepi create ritagliando strisce di moquette, ed al pietrisco della massicciata realizzato con sassolini per bouquet. Ma questa è solo una piccola parte delle particolarità presenti nel plastico di Emilio: l’unico modo per conoscerle tutte, è andare a visitare il museo!
Un cenno a parte lo merita anche la collezione oggettistica, sulla quale svetta un bellissimo cartello di stazione anni ’60 di Roccella Jonica: si parte dagli orari del 1997 della stazione di Roccella Jonica e Monasterace-Stilo (con tanto di lunga serie di treni Espressi ed InterCity…), passando per una bellissima collezione di abbigliamento ferroviario di ogni epoca, e finendo ad un’obliteratrice ed a componenti d’armamento ferroviario, comprese le bellissime chiavi a T utilizzate per avvitare e svitare le caviglie dalle traverse. Ma non mancano pinze per il controllo dei biglietti, borse da capotreno, posaceneri, documentazioni, biglietti e manuali FS d’altri tempi.
Ovviamente il museo è sempre in evoluzione: ogni nuovo cimelio per Emilio è sempre ben accetto, per estendere sempre di più questa raccolta di ricordi ferroviari e fermodellistici. 
Cosa dire di più? L’Associazione Ferrovie in Calabria non può che elogiare questa tipologia di iniziative pro-ferrovia, che aiutano il nostro territorio a ritrovare quell’identità “su rotaia” che l’ha sempre contraddistinto, ma che negli anni, per disastrose scelte politiche, è stato costretto a perderle. 
Complimenti, Emilio!
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