Catanzaro: si costituisce l’Osservatorio Provinciale dei Trasporti

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Si è ufficialmente costituito nella serata del 29 gennaio l’Osservatorio Provinciale dei Trasporti, presso il palazzo della Provincia di Catanzaro: al primo incontro ufficiale di questo nuovo organo (tra l’altro mai esistito in Calabria), oltre alle associazioni ed ai comitati dei pendolari (nello specifico: Associazione Ferrovie in Calabria, Comitato Pendolari Linea Jonica Calabrese ed Associazione Pendolari Jonici, che però al momento non aderisce all’osservatorio), erano presenti anche rappresentanti di Trenitalia. E’ stata infatti l’occasione per conoscere il nuovo direttore della Divisione Passeggeri Regionale, Ing.Ferdinando Gambardella, che ha presenziato e dato il proprio contributo all’evento, assieme alla Dott.ssa Stefania Nisticò, responsabile del settore commerciale di Trenitalia.
Presenti anche le sigle sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti e SUL Trasporti. 
Ma non è mancata anche la rappresentanza politica, con Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro, Arturo Bova, neo consigliere Regionale, e Pino Soriero, presidente dell’Associazione “Il Campo” ed ex-sottosegretario ai trasporti, che ha fortemente promosso l’istituzione dell’Osservatorio.

Le tematiche di questo primo incontro istituzionale, sono state quelle già affrontate nella riunione preliminare tenutasi lo scorso 15 gennaio, questa volta espresse di fronte ai rappresentanti istituzionali e della società di trasporto Trenitalia. In breve, è stato riassunto che le strade da seguire per un valido rilancio del disastrato sistema di trasporto pubblico (su ferro e su gomma) in Calabria, sono due: una che prevede interventi realizzabili nel breve/medio termine, ed una ben più ambiziosa, che in ogni caso si potrà realizzare solo dopo lo studio di un nuovo Piano Regionale dei Trasporti (ricordiamo che l’ultimo, in Calabria, risale addirittura al 1997). 
Per quanto riguarda gli interventi immediati, noi di Ferrovie in Calabria abbiamo consegnato al Direttore di Trenitalia Ferdinando Gambardella, un documento contenente alcune nostre proposte di rimodulazione di treni Regionali del versante Jonico, che in ogni caso nelle prossime settimane e mesi verranno seguite da ulteriori proposte, affinchè il servizio ferroviario sia sempre più funzionale all’utenza. 
Nello specifico, questo è il documento riassuntivo che abbiamo consegnato:

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Dal canto loro, i dirigenti di Trenitalia Gambardella e Nisticò, hanno confermato che già dal 15 febbraio alcune modifiche riportate nella nostra proposta, che sarà una base di studio per i prossimi mesi, entreranno in vigore, specificatamente alle richieste di istituzione delle fermate a Bovalino per i treni 12678 e 8551. Modifiche anche per il Regionale 3723/3774 Sibari – Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, al quale verrà ridotta la fermata di Catanzaro Lido (oggi prevista addirittura di 10 minuti, nonostante non siano necessari cambi banco), in modo tale da consentire la coincidenza con il treno InterCity 560 Reggio Calabria Centrale – Roma Termini, che lascia Lamezia Terme Centrale alle 16.31. 
Per quanto riguarda invece le proposte a medio/lungo termine, si è riflettuto sull’assoluta necessità di convenire con la Regione Calabria in un nuovo Piano Regionale dei Trasporti, come anticipato, che preveda la definitva eliminazione delle sovrapposizione gomma/ferro, l’istituzione di un servizio di TPL a spina di pesce (con il mezzo su gomma adduttore a quello su rotaia), e la creazione di tariffe integrate tra i vari mezzi di trasporto: obiettivo che con molta sincerità, l’Ing. Gambardella di Trenitalia ha specificato essere ambizioso, ma ovviamente non facilmente raggiungibile, specie in una Regione come la Calabria, che vanta oltre 120 milioni di euro di debiti con la società del gruppo Ferrovie dello Stato, ed inoltre si ritrova con un contratto di servizio scaduto proprio lo scorso 31 dicembre 2014.

Una breve considerazione prima di concludere il comunicato: a causa del tempo limitato, non abbiamo avuto modo di replicare ad alcune affermazioni del Presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno. Sicuramente merita un elogio l’istituzione dell’Osservatorio e la disponibilità della Provincia di Catanzaro ad ospitarlo e sostenerlo, ma riteniamo non sia accettabile sentirsi dire, ancora una volta, che la Calabria è stata abbandonata da Trenitalia “perchè l’Alta Velocità arriva solo a Salerno” oppure perchè “la linea Catanzaro Lido – Lamezia è antiquata a poco funzionale”. 
Va innanzitutto chiarito che Trenitalia è un’impresa di trasporto, che non si occupa dell’infrastruttura ferroviaria, che è invece competenza di Rete Ferroviaria Italiana. Ma non solo. 
La nostra domanda è la seguente: dove si trovava il Presidente Enzo Bruno (ma anche il Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, o l’ex assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele), e tutti gli altri rappresentanti politici calabresi, specie se dello stesso “colore” del Governo Renzi, quando veniva stilato il piano infrastrutturale del Decreto Sblocca Italia? 
Come abbiamo avuto modo di specificare in questo articolo, infatti, la Calabria ha perso ancora una volta…il treno! Per esempio, per la linea Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale esistono ben 80 milioni di Euro destinati all’elettrificazione (stanziati nel 2012 dal Governo Monti con il Fondo di Coesione), ancora oggi mai spesi: impegnandosi politicamente, riteniamo che non sarebbe stato impossibile inserire all’interno del Decreto Sblocca Italia (che ammontava a ben 4 miliardi di Euro), un investimento di circa 250 milioni, che uniti agli 80 milioni “accantonati”, avrebbero consentito il totale rinnovo della linea trasversale, con nuovo tracciato elettrificato e stazione ferroviaria dell’Aeroporto. Ed il silenzio quasi tombale prosegue ancora: dal cambio d’orario di giugno, lo Stretto di Messina rischia di perdere per sempre il traghettamento ferroviario, con grave danno per la Sicilia, che andrebbe a perdere i collegamenti diretti con il Continente, ma anche per la nostra stessa Calabria, che subirà gravi danni a livello di impiego del personale ferroviario, oltre che alla perdita dei collegamenti InterCity diretti per Messina, Catania, Siracusa e Palermo.
Ma nei prossimi appuntamenti con l’Osservatorio, avremo modo di discutere anche di ciò: del resto, questo nuovo organo mai esistito in Calabria, è stato istituito proprio con lo scopo di creare un luogo di dibattito istituzionale, dove far nascere nuove idee sul tema dei trasporti della nostra bella regione.

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