Treni Pop in Calabria: buona la prima!

Come avevamo anticipato alcuni giorni fa, questo pomeriggio è stata effettuata la prima corsa in servizio ordinario per l’ETR 104 043, primo treno Pop di Trenitalia giunto in Calabria! Il nuovissimo convoglio, assegnato alla Divisione Passeggeri Regionale Calabria di Trenitalia a seguito della firma del Contratto di Servizio con la Regione Calabria a dicembre 2019, è stato oggi protagonista con il Regionale 3688 Reggio Calabria Centrale – Cosenza, che ha perfettamente rispettato la traccia oraria giungendo a destinazione con 3 minuti di anticipo. Pur non essendo stata prevista alcuna forma di inaugurazione, visto il lockdown in corso, abbiamo comunque avuto la possibilità di poter essere presenti a bordo treno con il nostro associato Sergio Grasso. Poche ma chiare e più che positive le prime impressioni: comfort e silenziosità durante la marcia superiori al Minuetto elettrico / Jazz, convogli dei quali il Pop, di costruzione Alstom, è diretto discendente, così come l’accelerazione durante le ripartenze. Gli ampi e luminosi spazi interni contribuiscono inoltre ad offrire al viaggiatore un’esperienza a bordo treno estremamente confortevole, paragonabile a quella di un servizio ferroviario ad Alta Velocità. E’ questa la rivoluzione in corso in questi anni: comfort, servizi a bordo, vivibilità dei convogli, non devono più essere prerogativa esclusivamente dell’Alta Velocità, ma anche e soprattutto dei servizi dedicati ai pendolari che si spostano sulle brevi e medie distanze, che nel complesso degli spostamenti su rotaia in Italia, rappresentano – come ben noto – la maggioranza. 
Vediamo nel dettaglio quali sono le principali caratteristiche del Pop di Trenitalia, convoglio elettrico monopiano alimentato a 3000 V cc, a 3 (ETR 103) o 4 casse (ETR 104), dotato di 4 motori di trazione. Fa parte della famiglia Coradia Stream, viaggia a una velocità massima di 160 km orari ed ha un’accelerazione superiore del 20% rispetto alla generazione precedente (Jazz e Minuetto).

Le carrozze spaziose offrono aree di seduta ampie per i viaggi di media durata tipici del servizio regionale ed interregionale, mentre le sedute singole o quelle longitudinali e il facile accesso nell’area del vestibolo sono adatti per i viaggi di breve durata tipici del servizio suburbano. Le sedute sono dotate di prese per alimentazione di PC, tablet e cellulari, l’illuminazione è ottimizzata grazie a grandi finestrini che consentono un maggior ingresso di luce naturale. La circolazione dei passeggeri è ottimizzata grazie ad ampi corridoi conformi alla UIC567 e adatti alle persone con ridotta mobilità. I livelli di temperatura confortevoli vengono mantenuti grazie a un impianto di condizionamento potenziato, la struttura e l’isolamento della cassa in alluminio contribuiscono a migliorare l’isolamento termico e a diminuire i tempi di raffreddamento dell’ambiente viaggiatori durante la stagione estiva e di riscaldamento durante la stagione invernale.

Il treno è dotato di un sistema informativo integrato con l’infrastruttura di terra di Trenitalia ed offre un servizio di informazione e intrattenimento audio video con numerosi display LCD su ciascun veicolo visibili da tutte le aree, una rete Wi-Fi accessibile ai passeggeri e al personale di bordo. La sicurezza dei passeggeri è garantita da un sistema di telecamere digitali di videosorveglianza con visualizzazione sui monitor nei comparti delle immagini riprese. Un sistema di conta-passeggeri permetterà la consuntivazione in tempo reale dei passeggeri presenti a bordo.

I nuovi treni regionali rispondono alla politica di sostenibilità ambientale, sono riciclabili per il 95% e consumano il 30% di energia in meno rispetto alla precedente generazione. I sistemi di condizionamento dell’aria e di ventilazione sono regolati in funzione del numero dei passeggeri, la chiusura delle porte è programmata al fine di evitare la dispersione termica e l’illuminazione per i passeggeri, a LED, si regola automaticamente sulla base della luce esterna. L’ETR 104 offre ben 509 posti, di cui 321 a sedere.

Ma oltre agli aspetti tecnici, non può mancare un appunto a quelli prettamente “politici”: all’interno dell’articolo pubblicato qualche giorno fa, avevamo ricostruito la storia dei Pop calabresi, citando la firma del Contratto di Servizio tra Regione Calabria e Trenitalia a dicembre 2019, e proprio in tale occasione era stato illustrato il cronoprogramma relativo alla consegna dei nuovi treni destinati alla nostra regione, e proprio i 4 Pop sarebbero stati i primi convogli ad essere consegnati entro la fine 2020. Effettivamente così è stato, ma semplicemente perchè, appunto, era stato già previsto un anno fa. A tal proposito, quindi, cogliamo l’occasione per pubblicare la lettera aperta inviataci dall’ex Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, che con maggiore precisione e chiarezza, ricostruisce il lungo e travagliato iter che dal 2017 al 2019 ha portato alla firma di un Contratto di Servizio a dir poco storico per la nostra Regione. Per fugare ogni dubbio, queste precisazioni non hanno lo scopo di attribuire meriti a qualcuno e toglierne ad altri, visto che è il risultato quello che conta, soprattutto per i pendolari calabresi: lo scopo è invece quello di offrire un’informazione chiara e puntuale ai cittadini, al fine di ricostruire in modo oggettivo in che modo (e quando) è stato possibile raggiungere un obiettivo atteso da oltre 10 anni. 

Alle 13.12 di oggi sulla relazione Reggio Calabria – Cosenza ha viaggiato il primo dei nuovi quattro treni ETR 104 “POP” che in questa settimana integreranno la flotta di treni di Trenitalia in Calabria *.
 
Era il 2 dicembre dello scorso anno quando ArtCal, l’Autorità Regionale dei Trasporti della Regione Calabria, rappresentata dal suo commissario dott. Francesco Cribari e Trenitalia, rappresentata dal suo Amministratore Delegato nonché Direttore Generale, Ing. Orazio Iacono, firmarono il nuovo contratto di servizio per il Trasporto Pubblico di interesse regionale per la Calabria, valido per 15 anni, dal 2018 fino al 2032.
Tale contratto, disponibile per consultazione su più siti (ad esempio, https://www.trenitalia.com/content/dam/tcom/allegati/trenitalia_2014/in_regione/Contratto_di_Servizio_Trenitalia_-_ARTCal_2018-2032.pdf), è stato firmato al termine di una fase di negoziazione durata circa tre anni che ha visto impegnata la giunta regionale guidata dal Presidente Oliverio e il proprio “braccio operativo” Artcal in una vera e propria battaglia, per rivendicare il ruolo primario nel trasporto pubblico calabrese del servizio ferroviario, da troppi anni relegato ai margini degli investimenti pubblici, sia a livello nazionale che regionale.
E non ci si riferisce soltanto agli investimenti per le infrastrutture che nel corso della giunta Oliverio hanno goduto di luce nuova (l’avvio dei lavori per l’elettrificazione della linea jonica è solo uno degli impegni assunti e con lavori pure avviati), ma anche per il materiale rotabile. A distanza di trent’anni dall’arrivo degli ultimi treni nuovi sulla linea jonica, avendo onorato fino in fondi i debiti contratti fino al 2013 con Trenitalia sul precedente contratto di servizio, sono arrivati tre treni diesel nuovi di zecca, gli Swing.
Il contratto di servizio firmato lo scorso 2 dicembre 2019 prevede un articolato piuttosto complesso, che ha posto in primo piano il ruolo dell’attore protagonista del contratto, ovvero, il viaggiatore. Nel contratto si parla non solo di corrispettivi, ma anche di monitoraggio della qualità dei servizi, degli obiettivi di efficacia ed efficienza, di premi, di penalità e, FINALMENTE, di investimenti e rinnovo del materiale rotabile. Tutto è concordato tra i soggetti sottoscrittori del contratto (vedi art. 7 – Piano degli Investimenti).
Nel 2020 è prevista l’entrata in esercizio di quattro treni a trazione elettrica (ETR 104 “POP”). Nel 2023 ci saranno altri tre treni elettrici, che diventeranno dieci nel 2024.
Ci saranno anche tredici treni bimodali (elettro-diesel) che potranno viaggiare sia su linee elettrificate che non. I primi tre sono previsti in esercizio nel 2022, altri cinque nel 2023, i restanti cinque nel 2024. Nel 2021 arriveranno anche due nuove locomotive per il soccorso. In totale i treni nuovi saranno 29 (includendo anche i locomotori per il soccorso). Tutti i treni nuovi saranno finanziati dalla Regione Calabria, utilizzando allo scopo fondi PON, POR e FSC.
Anche Trenitalia farà la sua parte. Gli otto Minuetto elettrici attualmente circolanti diventeranno 12 nel 2021, mentre gli Swing, che oggi come ricordato sono tre, diventeranno cinque nel 2023, sette nel 2024 e 11 nel 2026.   Per quanto riguarda gli investimenti, la Regione Calabria, all’atto della firma del contratto di servizio, ha assicurato una copertura per circa 240 milioni, mentre l’investimento di Trenitalia è di 70 milioni. Per effetto di tali investimenti, l’età media dei treni, dagli attuali 30 anni, passerà nel 2026 a 8 anni. Il quadro si completa ricordando che, a fronte di un debito di oltre 200 milioni accumulato per il Trasporto Pubblico Locale in Calabria fino al 2013, dal 2014 al 2019 (giunta Oliverio) non è stato contratto un euro di debito.
Questo sforzo, strategico, economico, tecnico e organizzativo, in molti lo hanno definito un’autentica rivoluzione nei trasporti in Calabria. Se di rivoluzione si tratta, ricordo che Oliverio amava piuttosto parlare di “rivoluzione della normalità”.  E’ normale avere una linea ferroviaria elettrificata. Non è normale aver atteso 50 anni perché ci si occupasse del problema sulla jonica, considerando anche i costi relativamente contenuti (700 milioni di euro) rispetto alla marea di risorse impegnate per le infrastrutture in Calabria da quando è nata la Regione.
 Rivoluzione o non, è giusto che la storia (e, soprattutto, chi la racconta) ricordi i protagonisti, a dispetto dei goffi e maldestri tentativi di intestarsi meriti altrui.
* Roberto Musmanno, docente universitario e ex assessore regionale alle Infrastrutture

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