Bretella Thurio – Cassano allo Ionio: una grande opportunità per la Ferrovia Jonica

 

L’ipotesi di una bretella ferroviaria che consentisse ai treni provenienti da Reggio Calabria/Catanzaro Lido/Crotone di essere instradati sulla linea Sibari – Cosenza – Paola senza effettuare il cambio banco a Sibari, risale addirittura alla fine degli anni ’80. Su più di un numero della rivista del CIFI “La Tecnica Professionale”, infatti, veniva esposta questa grande opportunità per la Ferrovia Jonica, unita a quella che all’epoca veniva considerata come di “prossima realizzazione” ovvero l’elettrificazione della tratta Sibari – Crotone (!!), vista la forte domanda di servizi merci ed a lunga percorrenza dalla città pitagorica verso il resto d’Italia. Sappiamo come sono andate le cose, ed è anche abbastanza triste doverle ricordare. E’ però interessante notare che, due anni fa, l’ipotesi di questa bretella ferroviaria, rivista come “Lunetta di Sibari”, ovvero molto più breve ed economica rispetto ad una lunga Thurio – Cassano, oltre ad essere fortemente sostenuta dalla nostra Associazione, è tornata alla ribalta da parte della stessa RFI, che stava svolgendo uno studio di fattibilità per verificarne costi e benefici. 
Parlare di benefici, per una simile opera, a maggior ragione se unita ad una integrale elettrificazione del corridoio Jonico, è dire poco. Un intervento relativamente poco costoso (a grandi linee attorno ai 50 milioni di Euro), ma che potrebbe però ridisegnare la geografia ferroviaria di un intero territorio. Com’è noto, infatti, ad oggi un treno proveniente dalla linea Jonica a sud di Sibari, se dovesse proseguire la propria corsa verso Cosenza ed il Tirreno, sarebbe appunto costretto ad effettuare il cosiddetto “cambio banco” a Sibari. Ciò, si riassume in un allungamento dei tempi di percorrenza di almeno 15 minuti (dipende dalla tipologia di convoglio), quindi costi per l’impresa ferroviaria ma soprattutto scarsa appetibilità per l’utente, specie per quanto riguarda le relazioni tra il crotonese, la sibaritide e Cosenza, che chiaramente non sarebbero competitive con il trasporto su gomma. 
L’esistenza di questa bretella, chiaramente, permetterebbe quindi di istituire comodissime relazioni tra Catanzaro Lido, Crotone, Rossano-Corigliano e Cosenza (ed eventuale prosecuzione o bypass verso Paola e la fascia Tirrenica), molto appetibili anche dall’utenza universitaria, nel momento in cui venisse realizzata anche la fermata di Settimo di Montalto (la cui costruzione verrà finanziata tramite il Recovery Plan). Considerando il principale bacino d’utenza di riferimento, ovvero quello di Rossano-Corigliano, comune dal quale partono giornalmente decine di corse autobus da/per Cosenza, la presenza della “Lunetta di Sibari” permetterebbe di portare i tempi di percorrenza ferroviari tra Rossano-Corigliano e Cosenza, a non più di 45 minuti. Ciò, consentirebbe di spostare quindi su rotaia un notevole numero di utenti che quotidianamente si spostano tra i due grandi comuni esclusivamente su gomma, non solo in bus, ma anche (e soprattutto, se si analizzano i numeri) in automobile! Un’altra interessante proposta, che riuscirebbe a porre fine (o quasi) all’atavica difficoltà di spostamento tra aree calabresi molto distanti tra di esse, potrebbe essere l’istituzione, ovviamente semplificata dall’esistenza di questa bretella, di servizi Regionali circolari con origine/termine corsa a Reggio Calabria Centrale. Immaginiamo due treni, in contemporanea, in partenza da Reggio Calabria Centrale in direzioni opposte: uno verso la linea Tirrenica, ed uno in direzione linea Jonica. Entrambi percorrerebbero, seppur in senso opposto, l’itinerario Reggio Calabria – Rosarno – Lamezia Terme Centrale – San Lucido Marina – Settimo di Montalto – Rossano-Corigliano – Crotone – Catanzaro Lido – Roccella Jonica – Reggio Calabria Centrale. Basterebbero anche sole due coppie di treni giornaliere così impostate (oltre ovviamente a tutti gli altri servizi su relazioni più brevi e poste a sistema), per connettere direttamente e senza cambi la città dello Stretto, la Piana di Gioia Tauro, Vibo Valentia, l’Aeroporto di Lamezia Terme, l’UNICAL, con la Sibaritide, il Crotonese, Catanzaro ed a seguire il soveratese e la locride…e viceversa. 
Ma non solo trasporto Regionale: una piccola ma importante opera di questo tipo, sarebbe fondamentale anche per i servizi ferroviari a lunga percorrenza, che tornerebbero a percorrere l’intero corridoio Jonico una volta completata l’elettrificazione a sud di Sibari. Peraltro, una linea Jonica interamente elettrificata da Melito di Porto Salvo a Sibari, considerando la generale possibilità di sfruttare con il materiale rotabile elettrico i 150 km/h su molti tratti già consentiti, renderebbe possibile grazie alla Lunetta di Sibari, l’istituzione di collegamenti a lunga percorrenza (InterCity, InterCity Notte e Frecce), da Reggio Calabria Centrale verso il Centro/Nord Italia interamente via Jonica, senza la necessità di “spezzare” tali servizi a Catanzaro Lido con itinerari via Lamezia e via Crotone, sfruttando proprio il bypass di Sibari. 

E quale migliore occasione, il Recovery Plan, per poter realizzare un’opera piccola quanto fondamentale per il nostro territorio? Peraltro, in tal caso, trattandosi di circa 5 km di ferrovia in piena pianura e campagna, elettrificazione e impianti di sicurezza, non sarebbe certo utopico realizzarla entro il 2026, visti i paletti imposti dall’UE relativamente ai tempi di costruzione delle opere finanziabili. Il nostro appello va quindi alle istituzioni regionali ed ai nostri parlamentari, affinchè facciano propria anche questa istanza, visto e considerato che ancora risulta tutto in fase di discussione e pianificazione. 

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