Crotone, IV edizione del “Treno della Magna Grecia”: al Parco archeologico di Casignana sui binari del Grand Tour

E il Treno della Magna Grecia va. Quella che anni addietro ad alcuni poteva sembrare un’iniziativa occasionale è invece diventata un appuntamento annuale con i binari che la storia ha legato ai colti viaggiatori del Grand Tour. Proposta dall’infaticabile Teresa Liguori e rilanciata da Italia Nostra attraverso la Sezione “Umberto Zanotti Bianco” di Crotone, l’idea di un treno col quale raggiungere e valorizzare i siti archeologici della fascia jonica calabrese continua a raccogliere consensi. Aumentano i partecipanti che “salgono in carrozza” alla volta di musei e parchi archeologici. Sabato 9 marzo 2019 la quarta edizione delle ferro-escursioni promosse dalla Sezione ha avuto come meta la villa romana di Casignana, in provincia di Reggio Calabria.

Come per le antiche Locri Epizefiri, Sibari e Kaulonia visitate nelle precedenti occasioni, anche l’attuale Parco archeologico di Casignana sorge molto vicino alla sede ferroviaria. E’ proprio questa caratteristica di lambire i siti archeologici dislocati lungo la costa a fare della linea jonica un’infrastruttura ideale ed un esempio di mobilità sostenibile in sintonia con ambiente, storia e cultura. Non è un caso, e Italia Nostra ha certamente il suo merito, che il 13 novembre 2017, in un incontro a Taranto tra gli assessori del ramo di Puglia, Basilicata e Calabria, sia stata discussa e approvata l’idea, su proposta della Regione Calabria, di un marketing strategico comune che prevede la denominazione di “Linea ferroviaria Magna Graecia” per l’intera tratta Taranto-Reggio. Nell’attesa di una nuova stagione per i binari del Grand Tour, l’evento di sabato 9 marzo, promosso dalla Sezione I.N. di Crotone in collaborazione con quella di Cirò, Gruppo archeologico krotoniate (Gak), Gruppo archeologico “Paolo Orsi” di Soverato e Associazione Ferrovie in Calabria, dimostra che è possibile già da ora, anche su piccola scala, organizzarsi e dare segnali positivi e concreti.

Il trasferimento alla volta di Casignana si è svolto in treno da Crotone a Locri e poi brevemente in bus percorrendo la statale 106 verso sud. Nell’area di accoglienza del Parco, dal 1998 gestito dal Comune, c’era la guida Roberta Eliodoro, archeologa e subacquea. Le sue spiegazioni hanno trascinato i visitatori in un autentico viaggio nel tempo alla scoperta delle principali caratteristiche dell’insediamento e dello stile di vita dei Romani. Almeno cinquecento anni di storia, passando attraverso diverse frequentazioni e un’ampia ristrutturazione nel IV secolo d.C., non sono roba da poco. Doveva essere un console o un patrizio l’importante personaggio che volle farsi costruire quella splendida dimora, con annesse terme private, sull’antica via che da Locri Epizefiri conduceva a Reghion (Reggio Calabria). I magnifici mosaici che ornano il pavimento dei vari ambienti hanno catturato l’ammirazione dei visitatori con le loro tessere policrome disposte a formare elementi geometrici e figure. Alla guida dei rispettivi soci partecipanti c’erano per Italia Nostra Teresa Liguori (Sezione di Crotone) e Giuseppina Cupo (Sezione di Cirò), per il Gak Vincenzo Fabiani, per il Gruppo archeologico di Soverato Angela Maida e per Ferrovie in Calabria Roberto Galati. Dopo la visita ad un insediamento di così grande valore, dichiarato patrimonio dell’Umanità e tra i più grandi complessi residenziali e termali di età romana del Sud Italia, un’interessante appendice prima del rientro è stata la visita del Museo archeologico nazionale di Palazzo Nieddu Del Rio a Locri.

Insomma, tanti chilometri di binari e soprattutto tanta cultura, verso la quale la Divisione passeggeri regionale di Trenitalia non ha mancato di mostrare la sua attenzione, mettendo a disposizione dei partecipanti le nuove e confortevoli automotrici Atr 220 ‘Swing’. Merito anche di Ferrovie in Calabria, un’associazione sempre attiva e di notevole supporto organizzativo in iniziative del genere.

Giulio Grilletta

Vice presidente Sezione di Crotone “U. Zanotti Bianco”

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