Ferrovie Taurensi: sopralluogo sulla tratta Palmi – Melicuccà

Nella giornata di ieri, in compagnia degli amici del “Comitato Pro Taurensi” Domenico De Luca e Luigi Iusi e di Paolo Albanese dell’Associazione “Terramala” di S.Anna di Seminara, abbiamo trascorso alcune piacevolissime ore lungo la tratta ferroviaria sospesa all’esercizio tra Palmi e Melicuccà, facente parte della linea ferroviaria a scartamento ridotto Gioia Tauro – Palmi – Sinopoli di Ferrovie della Calabria. In realtà la mattina è stata parzialmente dedicata all’archeologia ferroviaria FS, con la visita del portale nord (praticamente invisibile ai più!) della vecchia galleria a singolo binario della Ferrovia Tirrenica Meridionale che collegava Palmi e Bagnara, e dismessa nel 1962 con l’inaugurazione del raddoppio con relative nuove gallerie. Nuove gallerie che intersecano quella storica e dismessa in almeno 3 punti, tutti murati circa 20 anni fa per evitare indebite introduzioni di estranei all’interno dei tunnel nei quali circolano i convogli. Nei prossimi mesi vi faremo conoscere un nuovo tratto dismesso ad inizio anni ’60, posto sempre tra Palmi e Bagnara, le cui caratteristiche architettoniche e la posizione all’interno del territorio, vi lasceranno a bocca aperta! Interessante notare come, percorrendo il vecchio imbocco lato Palmi, giungendo a ridosso del punto di intersezione murato con la nuova galleria del binario pari, sia possibile ascoltare nitidamente il rumore del transito dei treni e relative vibrazioni!

Terminata la parentesi FS in questo primo sopralluogo congiunto Associazione Ferrovie in Calabria – Comitato Pro Taurensi – Associazione Terramala, ci siamo diretti alla stazione di Palmi FC, (il cui piazzale dei binari è stato recentemente ripulito integralmente) per constatare l’effettiva immensa utilità e posizione strategica di questo impianto all’interno dell’area urbana di Palmi, costantemente invasa da traffico veicolare e di autobus, specie a ridosso degli orari di ingresso/uscita dalle scuole ed uffici: senza considerare l’enorme mole di traffico che nascerebbe dalla futura costruzione del nuovo ospedale della Piana, che sorgerà a due passi dai binari poco prima della stazione FC di Palmi, già allo stato attuale un ripristino del servizio ferroviario da Gioia Tauro (o meglio ancora convertito in servizio tranviario, come già espresso alcune settimane fa in questo nostro articolo) con alta frequenza delle corse, intercetterebbe un bacino d’utenza potenziale che probabilmente sarebbe anche superiore rispetto alla reale capacità di traffico ferroviario sulla tratta.

La nostra escursione prosegue: tra Palmi e Seminara, se si esclude il piccolo smottamento che ha portato alla sospensione della tratta Palmi – Sinopoli nel 1997 (oltre al furto delle rotaie in alcuni tratti…), notiamo con grande stupore le ottime condizioni di armamento e sedime, in gran parte mantenuto perfettamente pulito dai proprietari degli uliveti limitrofi, per evitare il rischio di incendi o di frane provocate dall’abbandono dei canali di scolo a lato del binario. Da verificare con analisi tecniche le condizioni dei due bellissimi viadotti, che comunque ad una semplice analisi visiva, non risultano danneggiati a livello strutturale. Alla stazione di Seminara, se si esclude l’interramento dei binari (che, ovviamente, in caso di ripristino del servizio andrebbero integralmente sostituiti già da Gioia Tauro), notiamo addirittura un miglioramento delle condizioni di vivibilità nei pressi della stazione, grazie alla creazione, diversi anni orsono, di un’area verde comunale. 

Da Seminara verso Melicuccà, dove la ferrovia attraversa spettacolari uliveti secolari, purtroppo, non abbiamo fatto altro che constatare invece una condizione di estremo degrado. Nello specifico, nel tratto che abbiamo percorso (dal km 15 circa, dalla fermata di S.Anna di Seminara, fino al km 18), abbiamo individuato furti di rotaie, di pietrisco, distruzione del sedime, in alcuni tratti irriconoscibile anche da recenti smottamenti e fenomeni alluvionali. Il ripristino dell’infrastruttura ferroviaria in questi tratti risulta quindi estremamente difficoltosa e costosa, ovviamente antieconomica anche per la circolazione di velorail a scopo turistico, vista la totale mancanza dei binari. 

Nelle prossime settimane ci saranno nuovi sopralluoghi congiunti, sia sulla tratta successiva da Melicuccà a Sinopoli, dove a parte nei pressi di S.Eufemia d’Aspromonte (seguirà approfondimento), purtroppo, la situazione non si prospetta molto diversa (un ponte poco prima di Sinopoli è addirittura crollato causa alluvione), e sia sulla Gioia Tauro – Cinquefrondi, sospesa il 6 giugno 2011. In questo caso, le condizioni dell’infrastruttura, salvo in brevi tratti che già alcuni anni fa risultavano compromessi, dovrebbero essere decisamente migliori per ovvi motivi legati alla recente chiusura. In questo caso, inoltre, l’attraversamento di centri molto più popolosi come Taurianova, Cittanova e Polistena, renderebbe sicuramente plausibile un ripristino del servizio di TPL (anche in questo caso lo immaginiamo tranviario), come prosecuzione del servizio sulla tratta di Sinopoli che, in conclusione, riteniamo sia ripristinabile in tempi relativamente brevi e costi maggiormente sostenibili, esclusivamente sul tratto Gioia Tauro – Palmi – Seminara.
Seguiranno quindi aggiornamenti ed annunceremo anche alcuni interessanti eventi sulle Ferrovie Taurensi allo studio per il mese di marzo, in occasione del Mese delle Ferrovie Non Dimenticate: ovviamente, sempre con la collaborazione degli attivissimi amici del Comitato Pro Taurensi, dell’Associazione “Terramala” di S.Anna di Seminara, di Giuseppe Pedà, nostro socio onorario ex Presidente di Ferrovie della Calabria, e di tutti coloro che vorranno unirsi a noi in questa battaglia che, come tante altre, con impegno e pazienza sicuramente vinceremo, ridando ad un territorio ad alta vocazione commerciale (oltre che bellissimo a livello paesaggistico) un’infrastruttura ferroviaria che può rappresentare un nuovo volano di sviluppo economico, sociale e demografico.

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