Gioia Tauro: un cantiere per ogni scartamento!

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Grande fermento ferroviario attorno a Gioia Tauro: nella giornata di oggi, in occasione di un sopralluogo che abbiamo effettuato per documentare lo stato di avanzamento dei lavori di ripristino della linea Gioia Tauro – Palmi (di Ferrovie della Calabria), quasi inaspettatamente ci siamo imbattuti anche in importanti lavori di risanamento del piazzale RFI della stazione di Gioia Tauro: ne parleremo al termine di questo post.

Il tema principale, infatti, è chiaramente la tratta Gioia Tauro – Palmi, che nei primi mesi del 2015 dovrebbe tornare in servizio con notevoli frequenze di traffico e sistema integrato ferro-gomma, dopo oltre cinque anni di sospensione. Il grande impegno della dirigenza aziendale degli ultimi due anni, sta infatti portato i tanto attesi frutti, che rappresentano anche un importante segnale di interesse verso il settore ferroviario a scartamento ridotto dell’area taurense, “sospeso all’esercizio” tra il 2010 ed il 2011 (tratte Gioia Tauro – Cinquefrondi e Gioia Tauro – Palmi). La nostra ultima visita risale allo scorso 5 settembre, e ne abbiamo parlato in questo post, all’interno del quale è presente anche una piccola proposta relativa ad una graduale riapertura della linea per Cinquefrondi, iniziando dal breve tratto Gioia Tauro – Centro Commerciale – Amato: oggi, dopo oltre due mesi, l’avanzamento dei lavori è evidente. 
I principali interventi sulla tratta sono concentrati nei pressi di S.Fantino, dove è in corso di regimentazione l’enorme frana che aveva provocato la chiusura della linea (in costruzione un muro di contenimento, che si estende in profondità per circa 7 metri), e sul tratto San Fantino – Palmi, dove la linea è stata completamente ripulita. Sono stati rimossi dal sedime quintali di materiali di risulta terrosi e vegetali, oltre che rifiuti di ogni tipo, ed in alcuni tratti si è intervenuti addirittura per disboscare il binario e le aree immediatamente adiacenti. Gran parte del materiale rimosso, è stato depositato presso il piazzale della stazione di Palmi, venendo trasportato su cinque piccoli carri pianali a due assi dell’Impresa Francesco Ventura, che sta eseguendo gran parte dei lavori di ripristino dell’infrastruttura ferroviaria: il breve convoglio è stato (e continua ad esserlo, in quanto gli interventi non si sono ancora esauriti) trainato da un simpatico locomotore diesel a tre assi con trasmissione a bielle di origine spagnola.
Nello specifico, presso la stazione di Palmi, è stata effettuata anche la pulizia del tratto ferroviario di circa 600 metri (al termine del quale verrà costruita una fermata di testa, a singolo binario), posto lato Sinopoli, che condurrà i treni esattamente nei pressi del polo scolastico, in modo da rendere ulteriormente competitivo e funzionale il futuro servizio su rotaia da Gioia Tauro. Anche il magazzino merci di Palmi è in corso di pesante ristrutturazione (probabilmente per installazione di attività di piccola ristorazione), ed una sorte simile toccherà al fabbricato viaggiatori, nei pressi del quale verrà costruita una pensilina di interscambio gomma/ferro, presso la quale verranno attestati gli autoservizi di Ferrovie della Calabria provenienti dall’area di Oppido Mamertina/Sinopoli/Melicuccà. Lo stesso accadrà a Gioia Tauro, dove in progetto è prevista un’autostazione dalle dimensioni decisamente più consistenti, ed anche in questo caso la struttura sorgerà a pochi metri dai binari, per permettere un valido interscambio gomma/ferro.
Per il momento, l’intero tratto Gioia Tauro – Palmi risulta però non ancora totalmente percorribile: nell’area del cantiere di regimentazione della frana, sono state posate alcune decine di metri di binario “provvisorio”, in modo da permettere l’arrivo dei materiali edili tramite ferrovia, esattamente nel punto in cui è in costruzione il muro di contenimento: una volta completata la struttura, si provvederà probabilmente ad effettuare un importante riempimento di terreno (e relativo ricarico di pietrisco), in modo tale da riportare a livello i due “tronconi” di ferrovia rimasti separati dalla frana. Osservando l’area del cantiere, il dislivello tra i due tratti è decisamente notevole, come si potrà notare dalle fotografie che alleghiamo. Risulta chiaro che a Palmi, locomotore diesel e carri merci (oltre ad un mezzo bimodale gomma/ferro), siano stati trasportati via strada.
Il nostro breve tour si conclude a Gioia Tauro, con una visita alla bellissima vaporiera FCL 188, egregiamente ristrutturata dalle maestranze locali e del deposito di Cosenza: la locomotiva è stata completata in tutte le rifiniture e nelle parti meccaniche in movimento (sono state infatti ricostruite alcune boccole). Un gioiello anche la cabina, con tanto di tetto e pavimento ricostruito. 
Ma anche le automotrici M2.200 Breda ci sono sembrate in perfetta forma, pronte per ripartire alla volta di Palmi, ed un giorno chissà, magari anche Taurianova e Cinquefrondi…
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Grandi lavori anche nell’attiguo piazzale di RFI, ancora una volta con l’impresa Francesco Ventura protagonista, in joint veture con la SALCEF e la SIRTI: all’interno della stazione ferroviaria del gestore nazionale, è in corso la sostituzione dell’armamento di tutti e quattro i binari di stazione (corretto tracciato 2 e 3, precedenza 1 e 4), con risanamento del sedime. Inoltre verrà rinnovata anche la catenaria e gli impianti di sicurezza, per una spesa totale di €. 9.316.173,96. Vedi bando di gara
Tali importanti interventi, rientrano nel piano nazionale di potenziamento del corridoio ferroviario tirrenico, che prevede anche la velocizzazione degli itinerari di stazione di Lamezia Terme Centrale, Eccellente e Vibo Pizzo, oltre che la rivisitazione del PRG delle stesse stazioni. 
Per gli interventi di Gioia Tauro, l’Impresa Francesco Ventura utilizza due storici locomotori CoCo di origine belga (ex-SNCB) della serie 51, dedicati alla trazione di due convogli risanatori e per la posa in opera dei binari. 

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