21 novembre 1980: per non dimenticare

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Sono trascorsi ben 35 anni dall’ “incidente dimenticato”. Una sciagura ferroviaria, avvenuta in Calabria, ma che pochi giorni dopo venne “surclassata” da un cataclisma ancora peggiore, e cioè il tristemente noto terremoto dell’Irpinia. 
Erano le prime ore del 21 novembre 1980, in piena notte, quando un treno merci diretto a Sud, “perdeva” tra le stazioni di Curinga ed Eccellente, sulla ferrovia tirrenica meridionale, 28 carri merci. Carri che rimanevano fermi in linea, e della perdita dei quali i macchinisti sul locomotore, purtroppo, non se ne accorsero che a Mileto. In seguito si scoprì che la perdita di aria compressa dalla condotta generale fu fortemente ridotta dall’urto del manicotto montato sul primo carro sganciato, che ha parzialmente chiuso il rubinetto del carro precedente, che diveniva così l’ultimo di quel maledetto treno merci. Proprio per questo motivo, i macchinisti non si accorsero di quanto accaduto, poichè sui manometri la pressione dell’aria dei freni rimase pressochè inviariata.
I gravi errori vennero invece commessi dai guardiablocco delle stazioni di Eccellente e di Vibo-Pizzo, che non si accorsero che la coda del treno merci non era regolare, in quanto mancante delle lanterne di coda: una situazione del genere avrebbe quindi fatto capire da subito che qualcosa, in quel treno merci, non andava, e che l’azione da compiere immediatamente sarebbe stata quella di disporre a via impedita i segnali di blocco precedenti alla stazione di Eccellente.
Purtroppo la storia ci insegna che le cose andarono diversamente: il treno Espresso 587 Roma Termini-Siracusa, in piena velocità e con i segnali disposti a via libera (all’epoca la linea era esercitata tramite Blocco Elettrico Manuale e dirigenza locale), si andò a schiantare contro i carri rimasti in linea sul binario dispari. I primi carri investiti assieme al locomotore del 587 e le prime vetture, deragliando, andarono ad ostruire anche il binario pari, sul quale dopo pochissimi minuti giunse, anch’esso lanciato oltre i 100 km/h, il coincidente Espresso 588 Siracusa – Roma Termini. Fu, purtroppo, una carneficina. Alcune vetture tipo UIC-X e 1959, dopo l’ultimo scontro, precipitarono dalla scarpata. Altre si sono sono accartocciate come lattine, e tra di essere anche una all’epoca modernissima carrozza letto MU.
Il resto della storia, è noto: le vittime furono ben 28, e per un macabro scherzo del destino, si trattò dello stesso numero dei carri merci “perduti”…

 

 

Di seguito l’articolo pubblicato sul quotidiano “La Stampa”, il 22 novembre del 1980, dedicato al disastro ferroviario di Eccellente. Nei prossimi mesi, seguendo quanto annualmente organizzato a Crotone da Italia Nostra per ricordare l’incidente ferroviario del 16 novembre 1989, l’Associazione Ferrovie in Calabria organizzerà a Lamezia Terme un piccolo evento per ricordare questo infausto evento di inizio anni ’80, e soprattutto le tante vittime, troppo spesso dimenticate.
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