#iorestoacasa : ricordi ferroviari di Calabria – Il restauro della FCL 188 con Giuseppe Pedà

Anno 2014: l’anno in cui si tornò a sperare per le Ferrovie Taurensi. Ci troviamo nel cuore del mandato di Giuseppe Pedà, imprenditore di Gioia Tauro nel settore dei carburanti e della ristorazione veloce, ex consigliere regionale e dal 2015 nostro socio onorario, al quale dall’allora governo regionale venne dato mandato, da Presidente, di risanare e rilanciare Ferrovie della Calabria srl, totalmente regionalizzata soli due anni prima, in quanto fino al 2012 continuava a sussistere la storica Gestione Commissariale Governativa. Certo, fu un’operazione che, in realtà, non fece altro che accollare alla Regione Calabria circa 100 milioni di Euro di debiti, in seno a Ferrovie della Calabria, risalenti all’era di gestione Ministeriale, trattandosi di fatto di somme che dovevano appunto essere garantite dallo Stato. 
Ma con un ambizioso piano di rientro e contemporaneamente di investimento, durante la presidenza di Giuseppe Pedà, si gettarono le basi per un risanamento dell’azienda, totalmente da parte della Regione Calabria. Parte dei 100 milioni di Euro di debito, infatti, vennero coperti con Fondi FAS per 65 milioni, 16 milioni ulteriori attraverso un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, mentre i rimanenti circa 20 milioni dovevano essere coperti attraverso la vendita/affitto dei tantissimi immobili e terreni sussistenti lungo le linee ferroviarie dismesse da FCL negli anni ’60 e ’70, oltre ai fabbricati sussistenti anche sulle linee attive, ma non più utili ai fini dell’esercizio ferroviario.
Purtroppo questi 20 milioni di Euro negli anni successivi alla Presidenza di Pedà, terminata a fine estate 2014, non vennero mai recuperati, poiché, a quanto pare, per questioni burocratiche di cui non siamo (per ora) a conoscenza, il patrimonio immobiliare destinato alla vendita…non venne mai venduto. 

Un vero peccato, se si considera che durante la presidenza Pedà, nonostante il rischio fallimento dell’azienda, lo studio e l’avvio di un complesso piano di rientro in parte realizzato, ci fu anche spazio per il rilancio della vocazione ferroviaria di FdC, attraverso il prolungamento dei servizi ferroviari sulla Cosenza – Rogliano fino a Marzi, il prolungamento dei servizi Cosenza Vaglio Lise – Cosenza Centro fino a Cosenza Casali, l’avvio dei lavori per la riapertura della Gioia Tauro – Palmi, in vista di un rilancio delle Ferrovie Taurensi, il ritorno dei treni turistici a vapore con la appena ristrutturata FCL 353 sulla Cosenza – Rogliano, primo atto di collaborazione tra l’Associazione Ferrovie in Calabria e Ferrovie della Calabria, i primi passi per la riapertura a fini turistici della Ferrovia Silana, attraverso un bando destinato agli operatori turistici, purtroppo andato deserto, ma che gettava comunque le basi a ciò che si realizzò poi ad agosto 2016, grazie alla forte spinta della Giunta Oliverio, con il ripristino della tratta Moccone – San Nicola Silvana Mansio per finalità turistiche. Senza dimenticare l’interessantissima mailing list di informazione, gestita dall’Associazione Ferrovie in Calabria, che periodicamente aggiornava l’utenza pendolare via mail delle eventuali modifiche d’orario/tariffarie, in era quasi pre-social network. 

Ma quello che in pochi forse ricorderanno, ed in questo articolo pubblicheremo alcune bellissime fotografie inedite, è stato il restauro estetico e meccanico della vaporiera FCL 188 di Gioia Tauro, nel pieno dei lavori in corso di riapertura della Gioia Tauro – Palmi. La mattina del 5 settembre 2014, di buon’ora, assieme a Giuseppe Pedà, al Direttore d’Esercizio Santo Marazzita e le maestrane delle officine FdC di Gioia Tauro e Cosenza, coordinate dal Capo Unità Tecnica Antonio Massarini, abbiamo riverniciato la storica locomotiva a vapore, esemplare unico, che da anni giaceva accantonata presso il deposito aziendale di Gioia Tauro. Non solo: grazie al personale di officina di Ferrovie della Calabria, sono state ricostruite alcune boccole, rendendo di nuovo possibile la movimentazione della locomotiva spinta o trainata da altro locomotore. 


Al termine dei lavori, la FCL 188 si presentava come un gioiello (e lo si presenta ancora, in quanto ricoverata al chiuso nelle officine di Gioia Tauro), perfetta anche per treni fotografici, essendo possibile movimentarla. Fu un momento di grandissima gioia, e di viva speranza per la rinascita delle Ferrovie Taurensi, spinti dall’entusiasmo contagioso di Giuseppe Pedà. La sua esperienza da Presidente è stata troppo breve, e gli è stato “rimproverato” non solo dalla nostra Associazione, di cui ormai da 5 anni è membro, ma anche da tantissimi dipendenti e dirigenti di Ferrovie della Calabria, azienda oggi nuovamente in fortissime difficoltà, purtroppo: ma il breve mandato alla guida di FdC non lo ha certo dissuaso nel proseguire le sue battaglie per il rilancio dell’azienda e dei trasporti ferroviari in Calabria (oltre che del sistema sanitario regionale), con la carica di consigliere regionale d’opposizione nella scorsa Giunta Oliverio, con interventi sempre pertinenti, estremamente tecnici e circostanziati, che infatti in tutti i casi sono stati portati avanti dagli specifici assessorati alle Infrastrutture ed alla Logistica, precedentemente rappresentati rispettivamente dai Prof. Roberto Musmanno (diventato nel frattempo nostro socio onorario!) e Francesco Russo. Basti ricordare, una tra tutte, la battaglia per l’istituzione della fermata a Gioia Tauro degli Intercity Palermo/Siracusa – Roma Termini. 
Noi di Associazione Ferrovie in Calabria non abbiamo mai avuto molti peli sulla lingua: dopo tutto l’impegno di questi anni, la disponibilità all’ascolto per tutti, ci saremmo aspettati una riconferma di Giuseppe Pedà alle scorse elezioni regionali, ma a quanto pare, spesso, il lavoro serio e la passione non pagano.
Ma cambierà, anche la Calabria cambierà in meglio e proprio in questi giorni ne stiamo avendo dimostrazione: in questo momento estremamente difficile per la nostra Italia, a causa dell’emergenza Coronavirus, la Calabria è proprio una di quelle regioni in cui di più si stanno rispettando le direttive del Governo, sulla quarantena obbligatoria ai fini del contenimento del virus, e per fortuna i numeri dei nuovi contagi, sempre più bassi, stanno “premiando” l’impegno dei calabresi. Purtroppo con le migliaia di vittime di queste ultime settimane in tutta Italia e nel mondo, c’è poco da dirsi “andrà tutto bene”. Non è andata per niente bene, ma facciamo in modo che non vada ancora peggio, restando a casa e magari leggendo i nostri articoli a tema ferroviario!

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