Metro di Milano e convogli Rock Trenitalia: nuove commesse per Hitachi Rail di Reggio Calabria

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Ottime notizie per gli stabilimenti Hitachi Rail Italy di Reggio Calabria, ex AnsaldoBreda, meglio noti come O.ME.CA. : dopo le importanti commesse degli scorsi anni, che hanno portato alla costruzione di diverse decine di vetture Vivalto per Trenitalia (ancora in corso di produzione) e altrettanti convogli metropolitani per l’ATM di Milano, adesso si farà il bis! E’ una novità di questi giorni, infatti, la nuova ordinazione di ulteriori 15 treni, probabilmente simili ai Leonardo, destinati alla metropolitana milanese e che verranno costruiti proprio all’interno degli stabilimenti reggini. Nello specifico, la commessa di 106,2 milioni di Euro, riguarderà la costruzione di 6 convogli destinati alla Linea 1 (la famosa “rossa”) e 9 alla Linea 2 (meglio nota come “verde”), confermando quest’ultima opzione già prevista nel 2012 quando l’ATM commissionò ben 48 treni all’allora AnsaldoBreda, con appunto un’opzione per ulteriori 12 complessi. 
Ma non solo treni per le metropolitane: negli impianti Hitachi di Napoli, Pistoia ed ovviamente Reggio Calabria verranno infatti costruiti ben 300 treni a due piani commissionati da Trenitalia, meglio noti come “Rock”, dalla bellissima livrea dai toni “navetta anni ’90”, ma ultra tecnologici e dotati di tutti i comfort per i pendolari italiani dei prossimi decenni. Composto da cinque carrozze, lungo 136 metri e largo 2,8, il nuovo regionale avrà una capacità complessiva di 656 passeggeri e quattro carrelli motori che gli consentiranno di raggiungere una velocità di 160 Km/h, con una accelerazione superiore a 1 m/sec2.

Certo è che, se qualcuno dei Rock che verranno costruiti a Reggio Calabria rimanesse nella nostra regione, saremmo sicuramente molto più felici: per adesso, però, non possiamo fare altro che essere orgogliosi di quegli stabilimenti all’avanguardia posti sulle rive dello Stretto di Messina, che portano un po’ di Calabria a bordo di treni destinati a tutta Italia e tutto il mondo…ma soprattutto tanto lavoro altamente qualificato e specializzato, in una regione martoriata dalla disoccupazione e da una crisi economica decennale.

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