Ferrovie della Calabria: incontro a Cosenza con Giuseppe Giudiceandrea

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Si è svolto questa mattina, presso la direzione e le officine di Ferrovie della Calabria a Cosenza Vaglio Lise, un importante incontro tra l’Associazione Ferrovie in Calabria, il Direttore Generale di Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo, ed il Consigliere Regionale Giuseppe Giudiceandrea, che da tempo segue le nostre iniziative (a partire dal “Brutia Express” dello scorso 23 agosto) legate al trasporto su rotaia a Cosenza ed hinterland. 
Già da alcune settimane, in realtà, si stava pianificando questo confronto, per discutere su alcune proposte relative al progetto della Metropolitana di Cosenza, ed ovviamente sul rilancio della Ferrovia Silana. Un rilancio non solo in chiave turistica: è stata infatti argomento odierno, la possibilità di ripristino dei servizi di Trasporto Pubblico Locale su ferro, sulla tratta iniziale della Ferrosilana tra Pedace e Spezzano Sila, interessata dalla presenza di numerosi e popolati centri abitati, dal 2010 serviti (malamente) da collegamenti su gomma con bus urbani…addirittura fino a Cosenza. E’ superfluo ribadire quali disagi stiano subendo, ormai da anni, i pendolari che dai centri abitati di Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Trenta, Magli, Pedace e Serrapedace, devono recarsi quotidianamente a Cosenza: rispetto al treno, e nonostante la vituperata (in molti casi ingiustamente) tortuosità della Ferrosilana, i tempi di percorrenza dei collegamenti tramite bus sono ovviamente maggiori, addirittura triplicati o quadruplicati nelle ore di punta, in cui diventa una vera impresa entrare o uscire a Cosenza con mezzi stradali: senza dimenticare che i bus utilizzati per tali collegamenti sono prettamente urbani, e quindi non adatti a percorsi kilometricamente notevoli come quello in questione. 
La proposta dell’On. Giudiceandrea, fortemente condivisa da noi di Associazione Ferrovie in Calabria, punta quindi al ripristino del servizio ferroviario: un’idea accolta dal Dott. Lo Feudo facendo presente – giustamente – come sia necessario il coinvolgimento e il supporto della Regione Calabria… che fino ad oggi è purtroppo andata nella direzione contraria al rilancio del trasporto su rotaia, visti gli innumerevoli tagli degli ultimi anni. 
Per il momento, perciò, il proposito condiviso da tutti i presenti, riguarda l’effettuazione di un sopralluogo lungo la linea tra Pedace e Spezzano della Sila nelle prossime settimane, per valutare i costi del ripristino dell’infrastruttura ferroviaria (che non si prevedono comunque esorbitanti), occupandosi in seguito di un serio piano di rimodulazione del TPL su gomma attorno a Cosenza, in modo tale da sfruttare il più possibile la ferrovia dove presente, eliminando quindi i bus in sovrapposizione ai treni. Sia quelli che già circolano sulla tratta Cosenza – Rogliano – Marzi, e sia dove secondo la proposta dell’On. Giudiceandrea, tornerebbero a circolare…vale a dire tra Cosenza e Pedace – Spezzano della Sila.
Altro argomento strettamente connesso alla questione sovrapposizioni gomma/ferro, su cui si è invece soffermato il Dott. Lo Feudo, riguarda il materiale rotabile: mai come in questo momento è necessario un rinnovamento del parco FC, attraverso l’acquisto degli ulteriori 10 complessi Stadler DE M4c già previsti nel 2010, come opzione ai 5 convogli, all’epoca già acquistati dalla Regione Calabria ed oggi in servizio a Catanzaro e Cosenza. Soltanto in questo modo si potrà procedere, inoltre, ad una vera integrazione gomma/ferro, creando un sistema di adduzione degli autobus provenienti dall’entroterra, nella stazioni della Cosenza – Rogliano. Interscambio che, tra l’altro, oggi in parte già avviene, ma che non può essere ulteriormente incrementato a causa della scarsa capienza del materiale rotabile (nelle ultime settimane integrato con automotrici e rimorchiate cedute dalle Ferrovie Appulo Lucane) ormai vetusto e/o bisognoso di importanti interventi di manutenzione, per la rimessa in esercizio. 
Ma il materiale rotabile non è l’unico tasto dolente: l’integrità della linea Catanzaro – Cosenza, da anni interrotta tra Soveria Mannelli e Marzi, è un argomento ormai non più rimandabile. Come segnaliamo noi di Ferrovie in Calabria da tempo, il ripristino della tratta interrotta, per permettere il trasferimento del materiale rotabile che necessita di manutenzione, è di assoluta necessità. Lo stesso Direttore Lo Feudo ha infatti ribadito che i costi di trasferimento di rotabili ferroviari, tramite trasporto eccezionale stradale, sono elevatissimi e sicuramente non di immediata organizzazione in caso di necessità. 
Non meno importante, come abbiamo segnalato, è invece la questione relativa alla sdemanializzazione di tutte le tratte sospese all’esercizio di FC, a partire dal 31 dicembre 2015. Un vero e proprio incubo, lasciato in eredità dalla Delibera 380 del 2013 del Consiglio Regionale, che prevedeva la sdemanializzazione immediata delle tratte Palmi – Sinopoli e Camigliatello – San Giovanni in Fiore (in seguito “avanzata” a San Nicola Silvana Mansio, vista la valenza turistica della tratta), posponendo proprio al 31 dicembre 2015 quella di tutte le altre linee sospese al traffico. Vale a dire, l’intero sistema Taurense (Gioia Tauro – Cinquefrondi, Gioia Tauro – Palmi), la tratta Pedace – San Nicola Silvana Mansio (quindi l’intera linea silana!), e addirittura la tratta Marzi – Soveria Mannelli della Catanzaro – Cosenza… che non si sa come possa essere legalmente sdemanializzata, visto che la stessa è in realtà in servizio, per lo meno come “ponte” per l’impianto di Controllo Centralizzato del Traffico con sede DCO a Catanzaro, che dirige ovviamente anche la tratta in servizio Marzi – Cosenza! 
In questo caso, perciò, l’On. Giudiceandrea ha assicurato che sottoporrà all’attenzione del Consiglio Regionale la nostra istanza, assieme a quella relativa al ripristino della percorribilità tra Soveria Mannelli e Marzi, in modo tale da cancellare o per lo meno posporre l’ecatombe prevista dalla D.G.R. 380/2013, in attesa di decidere sul rilancio (che sia di TPL, turistico o per il momento puramente “tecnico”) delle tratte sospese. Una parentesi a sé la merita lo studio di fattibilità concluso da Ferrovie della Calabria, attraverso l’utilizzo di fondi provenienti dal finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti, relativo alle rettifiche di tracciato e velocizzazione della Catanzaro – Cosenza, che in prospettiva dovrebbe portare ad una sorta di unificazione delle aree urbane (con relativi poli universitari, istituzionali, ospedalieri ecc..) di Catanzaro e Cosenza. Una velocizzazione della quale, chiaramente, beneficerebbero anche i futuri sistemi metropolitani delle due città, che a questo punto diventerebbero praticamente interconnessi tra di loro. 
Veniamo, infine, all’argomento “scottante”, e cioè la Metropolitana di Cosenza: sia all’On. Giudiceandrea che al Dott. Lo Feudo abbiamo illustrato la nostra proposta alternativa, che prevede il prolungamento della linea FC Catanzaro – Cosenza (che tra Rogliano e Cosenza rappresenta già una valida metropolitana di superficie) all’UNICAL, attraverso l’interposizione di una terza rotaia sulla linea RFI tra Cosenza Vaglio Lise e Castiglione Cosentino, da dove si proseguirebbe poi sulla dismessa tratta ferroviaria che raggiungeva Paola fino al 1987… e che, come gran parte dei cosentini sa, passa a pochissima distanza dal campus universitario. Di questo argomento, in ogni caso, se ne riparlerà in seguito: l’unica speranza, al momento, è che non accada l’irreparabile, ovvero la perdita del finanziamento di 160 milioni di Euro per la costruzione di un sistema ferroviario urbano di Cosenza, integrato con l’attuale rete FC.
In conclusione all’incontro, non si potevano non citare le vicissitudini della Ferrovia Silana: come in molti ricorderanno, grazie all’impegno di Giuseppe Giudiceandrea, a seguito di nostra proposta, sono stati avviati i lavori di disboscamento della Ferrosilana tra Camigliatello e San Giovanni in Fiore, da parte di Calabria Verde. In realtà al momento i lavori sono sospesi, in quanto gli addetti sono stati dislocati per interventi urgenti di prevenzione delle alluvioni nel territorio silano. 
Per quanto riguarda il rilancio del servizio turistico, si stanno valutando al momento varie opzioni, che in prospettiva potrebbero coinvolgere enti anche pubblici operanti nel territorio, fortemente intenzionati a partecipare alla gestione dei treni storici tra Camigliatello e S.Giovanni in Fiore. 
In questo momento, però, non vogliamo rovinare la sorpresa, ma far proseguire l’iter avviato, e vogliamo anche essere un po’ scaramatici, chiedendo ai nostri lettori ed associati di incrociare le dita assieme a noi: del resto, una promessa è una promessa, e in Sila ci torneremo a sbuffare davvero… magari chissà, addirittura prima del previsto!

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